Portogallo, gol e sorrisi. Turchia stesa con un tris. CR7 vola già agli ottavi. Quanta classe per Martinez

Tutto facile in una sfida che presentava insidie, e nella ripresa è turnover

di MATTIA TODISCO
23 giugno 2024

Turchia stesa con un tris. CR7 vola già agli ottavi. Quanta classe per Martinez

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TURCHIA: Bayindir 6; Celik 5, Bardakci 5, Akaydin 4 (30’ st Demiral sv), Kadioglu 5,5; Kokcu 5,5 (1’ st Yazici 5,5), Calhanoglu 5,5, Ayhan 5 (13’ st Yuksek 5,5); Akgun 5,5 (25’ st Guler sv), Yilmaz 5, Akturkoglu 6 (13’ st Yildiz 5,5). All. Montella 5.

PORTOGALLO: Diogo Costa 6,5; Cancelo 6,5 (23’ st Semedo sv), Ruben Dias 6,5, Pepe 7 (38’ st A. Silva sv), Nuno Mendes 6; Vitinha 6,5 (43’ st J. Neves sv), Palhinha 6 (1’ st Ruben Neves 6), B. Fernandes 7; B. Silva 7, Ronaldo 6,5, Leao 6 (1’ st Neto 6,5). All. Martinez 7.

Arbitro: Zwayer (Germania) 5,5.

Reti: 22’ pt B. Silva (P), 29’ pt aut. Akaydin (T), 10’ st B. Fernandes (P).

Note: ammoniti Bardakci (T), Leao (P), Akaydin (T), Palhinha (P), Celik (T).

Basta la prima mezz’ora al Portogallo per indirizzare la partita contro la Turchia, chiusa con un’altra vittoria dopo quella sofferta contro la Repubblica Ceca. I lusitani s’impongono largamente (3-0) e vanno agli ottavi da primi del girone F. Aspettano ora di conoscere l’avversaria e avranno anche una terza gara in cui potersi “riposare“. La svolta che cambia l’andamento del match avviene nello spazio di sette minuti, quelli in cui il Portogallo segna due volte. Con Bernardo Silva, su un cross basso di Leao deviato da Akaydin sui piedi del centrocampista. Quindi con un autogol frutto di una mancata comunicazione tra il difensore turco e il portiere Bayindir, sorpreso dal retropassaggio del compagno che finisce oltre la linea di porta. All’intervallo l’impressione è che Ronaldo e compagni abbiano portato a casa il doppio vantaggio con uno sforzo minimo e che basti un’accorta gestione nella ripresa per prendersi l’intera posta. Diogo Costa, stoppando Akturkoglu sull’unica iniziativa dei biancorossi, spegne un’altra fiammella di speranza degli avversari, che rispetto all’esordio non hanno nemmeno Arda Guler in campo, se non nella ripresa, coi buoi scappati dalla stalla da tempo.

Qualcuno, nel Portogallo, comincia a riposare da subito: all’intervallo non sono più in campo né Leao, né Palhinha, obiettivo del Bayern Monaco in alternativa all’interista Calhanoglu. Montella si arrabbia a bordo campo per gli errori dei suoi, una saga in cui si aggiunge Celik che tiene in gioco Ronaldo, generoso nell’assistenza a porta vuota per Bruno Fernandes. L’ultima mezz’ora scarsa è quello che in America chiamerebbero “garbage time“, ravvivato giusto da due invasioni di campo dalle tribune.

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