Qui Ancona. Il futuro della società in una settimana calda

E’ la settimana che porta al derby con l’Atletico Ascoli, ma anche una settimana che potrebbe rivelarsi importante per...

di GIUSEPPE POLI
25 marzo 2025
L’Ancona si prepara per l’Atletico Ascoli

L’Ancona si prepara per l’Atletico Ascoli

E’ la settimana che porta al derby con l’Atletico Ascoli, ma anche una settimana che potrebbe rivelarsi importante per il futuro societario della Ssc Ancona. Mentre da un lato, infatti, i vertici dello staff tecnico e dirigenziale, vale a dire il direttore generale Francesco Ancarani e il responsabile dell’area tecnica Vincenzo Guerini, dovranno fissare un incontro con la proprietà per cominciare a definire la programmazione per la prossima stagione, dall’altra c’è il braccio di ferro tra Marconi e Polci. Perché in fin dei conti di questo si tratta, sin dallo scorso mese di settembre, dalla sera della presentazione in piazza Cavour. Ieri il consigliere Andrea Manciola ha inviato alla società la pec con cui richiede la riunione del direttivo proponendo la data di giovedì 27 marzo. Il consigliere, infatti, non può, convocare il direttivo, ma può richiederne la convocazione invocando delle motivazioni. E sarebbero numerose le ragioni indicate da Manciola nella richiesta di convocazione per giovedì prossimo, che comunque resta una data suggerita. Lo statuto, comunque, prevede almeno due giorni tra la convocazione del direttivo e la data dello stesso. Ora la palla passa al presidente Recchi che dovrà decidere se convocarlo al più presto o se farlo slittare di qualche giorno. D’altra parte la stessa società, in una nota successiva all’intervista rilasciata dall’ex presidente Gianluca Brilli al Resto del Carlino, nel chiedere le dimissioni di Manciola e Brilli aveva dichiarato che "nel caso tali dimissioni non dovessero pervenire nella giornata odierna – lo scorso 16 marzo, ndr, dimissioni mai pervenute –, i consiglieri a maggioranza provvederanno a convocare quanto prima un direttivo onde sfiduciare i predetti consiglieri ed invitarli alle dimissioni". Lo statuto dell’Ancona, però, non prevederebbe la sfiducia dei consiglieri, quindi sulle dimissioni di colui che figurerà responsabile del dono delle maglie dell’Ancona ai ministri Tajani e Pichetto Fratin si preannuncia battaglia. Una cosa, comunque, sembra sempre più chiara, ormai: l’anno prossimo la Ssc Ancona potrebbe avere uno o più soci, ma certamente non Marconi e Polci insieme, o l’uno o l’altro. Marconi è sempre stato il socio "forte", finora, anche se i capitali versati direttamente dai due sono sostanzialmente identici, ma entrambi finora hanno lavorato, e stanno tuttora lavorando, per allargare la componente societaria e garantire un futuro a società e squadra. Giuseppe Poli

Continua a leggere tutte le notizie di sport su