Qui Senigallia. "Vigor, la rinascita è figlia del lavoro»

Ora sì che il futuro lo si può progettare con più ottimismo. Il successo di Sora, rocambolesco, sorprendente, ma anche...

di NICOLO' SCOCCHERA
18 febbraio 2025
Il diesse della Vigor, Roberto Moroni

Il diesse della Vigor, Roberto Moroni

Ora sì che il futuro lo si può progettare con più ottimismo. Il successo di Sora, rocambolesco, sorprendente, ma anche meritato, regala al popolo rossoblu 3 punti di platino e una Vigor ritrovata.

La squadra di Antonioli è cresciuta, ha nuove consapevolezze ed un bagaglio pieno zeppo di tanti buoni propositi.

La sconfitta contro l’Ancona risale appena a 3 settimane fa. Forse il punto più basso della Vigor in questo torneo, eppure, da quel freddo pomeriggio al "Del Conero", avaro di soddisfazioni e strabordante di fischi, qualcosa è cambiato.

Lo dimostrano le ultime 3 giornate, visto che i rossoblu hanno raggranellato ben 7 punti contro: Chieti, Fermana e Sora allontanandosi così dalle zone più rischiose della classifica.

Il direttore sportivo Moroni però non si fida e afferma: "Non credo che la Vigor avesse chissà quale credito con la fortuna - dice -. È vero, abbiamo perso malamente alcune gare, ma altre le abbiamo recuperate all’ultimo secondo, quindi credo che questo risultato sia frutto del lavoro e di un pizzico di fortuna. Una cosa però è certa: se avessimo perso sarebbe stata un’enorme ingiustizia".

Tra gli "eroi" di Sora, spicca anche Antonio Carnevale: l’autore del momentaneo pareggio. Anche se, prima del gol decisivo in terra laziale, non sembrava al centro delle rotazioni, a causa della condizione non ancora ottimale.

"Sono un grande estimatore di Antonio, può confermarlo lui stesso visto che da 3 anni lo seguo e cerco di portarlo alla Vigor - rimarca il ds -. Alla fine ce l’ho fatta e ne sono felice perché è un ragazzo con ottime qualità e lo stesso mister ne apprezza le doti. Si è detto che non è in forma, credo piuttosto che l’ambientamento in un altro girone, specie se difficile come questo, non sia affatto automatico. Ad ogni modo, a Sora ha mostrato di che pasta è fatto".

Tante buone notizie, ma anche qualche tegola. L’infortunio di Gabbianelli ad esempio, costretto a fermarsi nel riscaldamento a causa di un irrigidimento del polpaccio.

"È sempre un punto delicato: nel pre partita Gianmarco stava saltando ed ha accusato questo fastidio - conclude Moroni -. Speriamo non sia uno stiramento altrimenti dovrà star fermo qualche settimana; purtroppo dopo lunghi periodi di stop, contrattempi del genere possono capitare".

Detto ciò: non era solo un’illusione, o un fuoco di paglia. La Vigor ha dimostrato di valere molto più di un trend negativo e di ogni malumore.

Nicolò Scocchera

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