Ravenna, domani si conosceranno i gironi. Possibile la rivincita con la Pistoiese
Salvo sorprese, la squadra di Antonioli dovrebbe essere insieme ai toscani, che anno scorso hanno impedito la promozione ai giallorossi .

Salvo sorprese, la squadra di Antonioli dovrebbe essere insieme ai toscani, che anno scorso hanno impedito la promozione ai giallorossi .
Domani pomeriggio il Ravenna conoscerà le proprie avversarie. La Lega nazionale dilettanti, dopo aver stabilito l’organico delle 168 aventi diritto sulla base dei pareri della Covisod, diramerà infatti la composizione dei 9 gironi del campionato di D 2024-25. Contestualmente verranno resi noti gli accoppiamenti del turno preliminare di Coppa Italia del 25 agosto (il Ravenna sarà esentato). Come da tradizione, c’è tanta attesa per le decisioni in arrivo da Roma. Quest’anno però, viste le ambizioni, ce n’è forse di più, soprattutto in ordine alle sorprese che, spesso, caratterizzano le scelte della Lnd. Di scelte poco logiche, ne è piena lo storia della serie D. Un esempio in chiave ‘nostrana’? Nel 2016-17, l’Alfonsine – più a nord e più a ovest di Ravenna e di Castiglione di Ravenna – fu inserito, con San Marino e Romagna Centro, nel girone F, con avversarie marchigiani e abruzzesi; mentre al Ravenna e alla Ribelle, toccò il girone D, con emiliane e toscane. Insomma, non è escluso che la geopolitica possa determinare sorprese.
Il mercato del Ravenna è già praticamente chiuso. Ed è un mercato di grandissimo spessore. Allo stato attuale, le pretendenti più accreditate dovrebbero essere Pistoiese, Piacenza e Forlì. Qualche margine (per implementare la rosa, e per renderla più competitiva) ce l’hanno anche Prato e Sangiuliano City. Prima di tutto però bisognerà vedere quali criteri, appunto ‘geopolitici’ verranno adottati e, dunque, in quale girone verrà collocato il Ravenna.
Non dovesse cambiare la linea adottata nelle ultime stagioni, Ravenna-Pistoiese potrebbe essere (sulla carta) il testa-a-testa designato. Si prospetta una rivincita in pieno stile, dal momento che, fra le cause della mancata promozione in serie C della passata stagione, c’è il ritiro dal campionato dei toscani a 5 giornate dalla fine e il successivo fallimento. L’aspetto più difficile da digerire resta tuttavia quello regolamentare, che ha permesso al calcio pistoiese, non solo di impedire il regolare svolgimento del campionato 2023-24, ma anche di ripartire immediatamente dalla stessa categoria (la nuova dirigenza era già al lavoro quando ancora il Ravenna stava giocando i playoff), grazie al trasferimento del titolo sportivo dell’Aglianese.
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