Recanatese, la ricetta di Jaconi "Bisogna guardare soltanto avanti"

L’allenatore non dà peso al ko interno con la Torres. Giallorossi in campo sabato alle 18.30 contro la Lucchese

12 settembre 2023
Recanatese, la ricetta di Jaconi  "Bisogna guardare soltanto avanti"
Recanatese, la ricetta di Jaconi "Bisogna guardare soltanto avanti"

Nella tarda mattinata di ieri il sito ufficiale della Lega Pro, dopo varie sollecitazioni, ha fatto finalmente chiarezza. La gara contro la Lucchese si giocherà sabato alle 18.30 e non venerdì come erroneamente riportato: il "misunderstanding" ha ingannato un po’ tutti, addetti ai lavori e non e diciamo che il rodaggio non riguarda solo giocatori e squadre. Anche dalla Toscana c’è stato un momento di smarrimento anche perché la vittoria contro il Sestri Levante ha accentuato un clima di entusiasmo che, da quelle parti, non si ricordava da tempo ed è facile prevedere una cospicua affluenza di tifosi rossoneri al Tubaldi. Relativamente alla Recanatese abbiamo sentito il decano degli allenatori, Osvaldo Jaconi che, con la sua proverbiale saggezza invita ad una riflessione: "non è raro, soprattutto ad inizio stagione che le vittorie possano contribuire a nascondere la polvere sotto il tappeto, per utilizzare un’immagine frequente. Invece le sconfitte, se metabolizzate al meglio, danno spesso indicazioni preziose su cui lavorare. Il fatto quindi di aver perso contro una squadra, comunque di alto livello come la Torres e dopo una prestazione generosa, avrà fornito a Pagliari degli elementi da perfezionare e migliorare. Il rammarico c’è perché sarebbe stato importante proseguire sull’onda lunga dell’euforia del campionato scorso, ma non ci sono motivazioni concrete per essere preoccupati".

Nel complesso come vede la compagine giallorossa in un torneo così competitivo?

"Penso che ci siano le condizioni per ripetersi perché l’organizzazione e la programmazione non mancano. Inoltre c’è un ambiente che aiuta, dove le pressioni restano nei limiti del consentito e soprattutto c’è un impianto di gioco che si sta consolidando negli anni con giocatori che sanno interpretare alla perfezione quanto chiede il mister".

Anche con le apprensioni per un’assenza pesante come quella di Sbaffo?

"Lo staff fa benissimo ad essere cauto: l’esperienza mi ha insegnato che, in simili casi, si deve rischiare il ritorno all’agonismo solo quando il recupero è effettivo e completo. Non ho strumenti per entrare nel merito, dico che è un elemento troppo importante per prendere rischi".

Più in generale, guardando al girone e prendendo a prestito una nota citazione manzoniana, non è che le marchigiane rischiano di essere i classici vasi di coccio in mezzo a vasi di ferro, rappresentati dalle big?

"Potrei citare gli esempi degli scudetti di Verona e Samp, ma forse andiamo troppo indietro nel tempo. Le grandi sanno bene che contro di loro tutti daranno il 120 per cento mentre per loro mantenere quello standard sarà un problema. In certe piazze le sconfitte vengono digerite, in altre, non abituate alla C, si fa fatica ad accettare anche il pareggio con le inevitabili polemiche conseguenti. Non escludo sorprese, anzi saranno all’ordine del giorno".

Andrea Verdolini

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