Bardi non fa drammi per il pari: "Il gruppo è ancora più unito"
Il portierone: "Monza? Di queste cose se ne occupa il mio procuratore, ma a Reggio sto benissimo"
Le difficoltà uniscono. Come deve unire un percorso di apprendimento al seguito di un nuovo allenatore che porta concetti diversi e che impone a tutti i giocatori attenzione, concentrazione e compattezza.
Francesco Bardi serra le file della Reggiana, dal suo osservatorio ‘privilegiato’: quello dietro alla sua nuova difesa a 4 ("Ho i migliori difensori del campionato", scherza, ma neanche tanto, il diretto interessato).
Il 32enne portiere livornese, al suo secondo anno in granata, anche domenica scorsa contro i virgiliani, ha confermato di essere uno dei migliori numero uno della cadetteria e una delle certezze della squadra di mister Viali, nonostante una spalla ancora ‘ballerina’: "Ho avuto un problema durante il ritiro - spiega il diretto interessato -. In accordo con lo staff medico abbiamo deciso di intraprende un percorso conservativo per evitare di aggravare questo piccolo infortunio per arrivare ad essere al 100% per l’inizio del campionato. Sono estremamente soddisfatto del decorso e di questo devo ringraziare sia lo staff tecnico che i medici della Reggiana per quanto è stato fatto". Una terapia che Bardi, da quanto trapela, segue tuttora gestendo con attenzione i carichi di lavoro, per essere a disposizione quando la sua squadra più lo richiede: al sabato – o alla domenica – in campionato. "Per altro durante il match col Mantova (in una delle varie parate salva risultato, ndr) ho ricevuto una ginocchiata in bocca - aggiunge l’ex estremo difensore di Frosinone e Bologna -. Mi hanno dovuto applicare dei punti interni. Sono i segni della battaglia…". Che poteva terminare con la gioia dei tre punti, non fosse stato per lo sfortunato autogol di uno dei nuovi arrivati della stagione, Andrea Meroni: "Sono cose che capitano - dribbla la ‘buccia di banana’ con sapienza Bardi -, non scherziamo. Andrea è un bravissimo ragazzo e un ottimo giocatore, che ci darà una grande mano in tutta la stagione. Le difficoltà e i contrattempi uniscono ancor di più. E noi siamo un gruppo ancor più compatto dopo la partita di domenica". Contro un avversario, il Mantova, che fa dello stile di gioco, il suo vero tratto distintivo: "Credo sia importante che una squadra abbia un’identità precisa – analizza il portiere granata -. Se quel tipo di gioco è adatto alla B? Il Mantova l’anno scorso ha dominato la serie C con quello stile. Domenica ha dimostrato di avere organizzazione e identità, che in generale sono ingredienti ottimali per togliersi delle soddisfazioni durante l’arco di un campionato. Al di là di quello che sarà l’esito finale, è una squadra che va rispettata". Un’identità che la Reggiana sta acquisendo passo-passo, sotto i dettami di William Viali: "Stiamo apprendendo nozioni nuove sotto la guida del mister – argomenta Bardi -. Ci teniamo a seguirlo al massimo delle nostre possibilità, perché per noi rappresenta un momento di crescita importante". Infine, due parole su un’estate in cui qualche rumor sul conto di Bardi c’è stato, con il possibile interessamento del Monza, dell’ex Alessandro Nesta – "Ma delle cose extracampo se ne occupa il mio procuratore, io penso solo ad allenarmi e giocare" – e un futuro con un contratto a scadenza a fine stagione e la volontà di proseguire in granata: "L’unica cosa che posso dire – conclude – è che a Reggio sto molto bene".
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