Catanzaro implacabile di testa: 11 gol . Quindici pari per i giallorossi, 9 per i granata

Occhio ai calci piazzati: la squadra di Caserta ha capitalizzato in 14 occasioni. Social: dominano i calabresi con quasi il doppio di fans

di MATTEO GENOVESI
28 febbraio 2025
Occhio ai calci piazzati: la squadra di Caserta ha capitalizzato in 14 occasioni. Social: dominano i calabresi con quasi il doppio di fans

Occhio ai calci piazzati: la squadra di Caserta ha capitalizzato in 14 occasioni. Social: dominano i calabresi con quasi il doppio di fans

Se siete tifosi granata tendenti al pessimismo… passate oltre. I numeri che vedete nella tabella sono eloquenti (e sproporzionati). Il Catanzaro (curiosamente, espressione di un capoluogo di provincia ma con meno della metà degli abitanti di Reggio Emilia), dopo un inizio di campionato anonimo, ha innestato (troppo tardi?) la marcia delle corazzate.

Imbattuti nel 2025, i calabresi vengono da 9 gare utili di fila e quattro vittorie nelle ultime cinque giornate e solo in tre occasioni (contro le 11 della Reggiana) sono usciti a mani vuote dal campo. Impressionante il dato dei pareggi dei giallorossi, addirittura 15 (9 quelli granata, 13 del Bari, secondo nella particolare graduatoria), che vantano anche la quarta miglior difesa del torneo (26 le reti subite, 6 in meno di Lucchesi e compagni).

Numeri confortanti anche dall’attacco per la squadra di mister Caserta, sempre a segno in 8 degli ultimi 9 incontri, con il totem Pietro Iemmello, 32 anni, ora meno attaccante e più uomo a tutto campo, a quota 13 gol (capocannoniere con lo spezzino Esposito e il neroverde Laurientè), ma attenzione anche al difensore centrale Bonini, 6 centri, uno in più del miglior cecchino granata, Luca Vido che detiene anche il primato del giocatore subentrato più volte (ben 18) a match in corso. Massima allerta sui calci da fermo, che il Catanzaro ha capitalizzato in ben 14 occasioni, di cui 11 con colpi di testa vincenti, tallone d’Achille, nell’ultimo periodo, dell’undici di Viali (solo 4 reti grazie alle inzuccate).

Che, sempre osservando i numeri, dovrà necessariamente partire forte subito dopo il fischio di inizio: Pontisso (miglior uomo assist dei calabresi, 5 come il reggiano Vergara) e compagni infatti rendono decisamente meglio nelle seconde frazioni di gioco quando segnano di più (19 reti contro le 16 dei primi tempi) e subiscono nettamente di meno (9 soli gol incassati, rispetto ai 17 dei "distratti" primi 45’ di contesa).

Proviamo però ad infondere un minimo di speranza. In fondo la situazione sembra un déjà vu dello scorsa stagione, quando la truppa di Nesta (era il 9 marzo) scese in Calabria da sicura vittima sacrificale, invece Girma (complice la schiena dell’estremo Fulignati) regalò 3 punti pesantissimi per la volata-salvezza e lo spauracchio Iemmello, stretto nella morsa di Rozzio e Marcandalli, lasciò pochissime tracce. Così come, ritornando all’attualità, se Meroni (onnipresente con 2430 minuti giocati, 2379 quelli del giallorosso Bonini) e soci hanno palesato difficoltà con squadre tecnicamente inferiori (Carrarese, Cosenza, Sudtirol), è proprio quando il ruolo di sfavoriti calzava a pennello (vedi Cremonese, Samp e Palermo) che hanno saputo dare il meglio (e raccogliere). E poi suvvia, conoscete forse un campionato più imprevedibile della cadetteria italiana?

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