Davide Dionigi celebra le tre vittorie consecutive: "Una battaglia vera contro lo Spezia"

L'allenatore Davide Dionigi esprime soddisfazione per le tre vittorie consecutive, elogiando i suoi giocatori.

di MATTEO GENOVESI
5 maggio 2025
Davide Dionigi sotto la curva sud

Davide Dionigi sotto la curva sud

Tre vittorie consecutive, la classifica che sorride. La soddisfazione di Davide Dionigi è evidente (e ci mancherebbe...). "Più che altro ci speravo – sorride l’allenatore granata - una vittoria che ci voleva contro una squadra fortissima come lo Spezia, che considero da primo posto per organico. All’inizio eravamo contratti, ma merito loro, ci hanno messi in difficoltà. Siamo partiti con un 3-4-2-1, poi abbiamo cambiato un paio di volte il modulo. Siamo andati a uomo su Sebastiano Esposito e poi ho rimesso un centrocampo a tre, anche pensando ad un loro calo nella ripresa, visti i tanti impegni ravvicinati. Mi ero tenuto gente in panchina con ’gamba’ come Sersanti, Girma e Kumi proprio per questo motivo".

Impressionante la metamorfosi di tanti giocatori, ora decisivi... "Con loro parlo spesso, mi piace capire l’uomo, è fondamentale soprattutto quando subentri. Oltre a questo avevo percepito che loro avevano qualcosa da accendere dentro ed ho cercato di farlo; poi non dimentico che nelle prime due settimane di lavoro abbiamo spinto tantissimo sul piano fisico".

Quanto è gratificante per un allenatore vedere i giocatori combattere anche quando le energie sono esaurite? "Andare oltre la sofferenza aiuta a compattarsi, il gioco del calcio è fatto di tante variabili ma a prescindere da tecnica e tattica ci vogliono rabbia, voglia di non mollare. Avevo detto ai ragazzi che avevamo meritato di arrivare a giocarci questa possibilità. Ci sono delle volte in cui l’allenatore incide tanto ma oggi (ieri, ndr) la vittoria è merito dei ragazzi. Certo le indicazioni a loro vengono date ma poi dall’atteggiamento capisci che vogliono portare a casa la partita, ho visto tanti immolarsi anche davanti alla linea di porta".

Quanto è stato importante il rientro di Rozzio? "E’ stato monumentale, ormai ho pochi aggettivi per lui, ci ha dato calma, equilibrio, personalità. Ma posso dirlo anche di altri. Penso a Girma che ho scarificato come Sersanti e sono partiti dalla panchina".

Cedric Gondo è stato esemplare ed ancora una volta è andato a rete... "E’ un ragazzo di grande cuore e sensibilità e non ho solo lui con queste caratteristiche. Abbiamo raccolto il frutto di tante giornate pesanti. Dopo Modena non avevo certezze sul recupero, avevamo avuto un’intensità altissima e invece abbiamo addirittura recuperato lo svantaggio. E’ stata una battaglia vera".

E l’allenatore che meriti ha? "Non allenavo da un anno e mezzo., ma di richieste ne avevo avute. Volevo scegliere bene. Ho chiesto ai ragazzi di seguirmi nel bene e nel male e l’hanno fatto. Teniamo il profilo basso, mi è piaciuto come siamo stati umili, anche più di Modena dove a tratti siamo stati leziosi".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su