Due trasferte "scomode" . Poi il calendario è amico

Bardi e compagni impegnati a Catanzaro e Cosenza, al ritorno dalla Calabria il poker al ’Giglio’ per i punti salvezza. La quota si abbassa: a 42 si resta in B.

di FRANCESCO PIOPPI
27 febbraio 2025
Bardi e compagni impegnati a Catanzaro e Cosenza, al ritorno dalla Calabria il poker al ’Giglio’ per i punti salvezza. La quota si abbassa: a 42 si resta in B.

Bardi e compagni impegnati a Catanzaro e Cosenza, al ritorno dalla Calabria il poker al ’Giglio’ per i punti salvezza. La quota si abbassa: a 42 si resta in B.

Catanzaro e Cosenza. Due partite ‘scomode’ in tutti i sensi, visto che rappresentano le trasferte più lunghe del campionato assieme a quella di Palermo, già andata in scena in autunno (2-0 per i rosanero). Poi la Reggiana tornerà al ‘Città del Tricolore’ con il calendario amico che gli concederà il lusso di giocare ben 4 gare di fila davanti ai propri tifosi. Dopo la spedizione in Calabria (domenica alle 15 al ‘Ceravolo’ e venerdì 7 marzo alle 20,30 al ‘San Vito-Marulla’) Bardi e compagni ospiteranno la Sampdoria (domenica 16 alle 15), poi il Sassuolo (sabato 29 alle 19,30) che giocherà ‘nominalmente’ in casa, ma con l’ovvia ‘supremazia’ dei supporters granata e successivamente arriveranno la Cremonese (venerdì 4 aprile alle 20,30) e il Pisa (sabato 12 alle 15). Quando si va verso l’epilogo del campionato le sorprese si moltiplicano e spesso la differenza - più che la tecnica e il ‘curriculum’ - la fanno l’intensità e la capacità di essere lucidi nei momenti chiave. Una volta finite le spedizioni nel profondo sud, la Reggiana dovrà quindi cercare di ottimizzare questo ‘poker’ di sfide in cui avrà un intero stadio al proprio fianco. Quello con i blucerchiati è uno scontro diretto vero e proprio visto che la Samp insegue i granata (30 a 29) e continua ad avere un rendimento ondivago. Il coefficiente di difficoltà si alzerà parecchio negli altri tre appuntamenti, ma va detto che il Sassuolo e il Pisa potrebbero arrivarci con trequarti di promozione in Serie A già in tasca, mentre la Cremonese (5 punti nelle ultime 5) non brilla per continuità e non ha mai trovato il cambio di passo necessario per staccarsi dalle mediocrità. Le prossime sei partite (2 fuori e 4 al ‘Giglio’) diranno quindi moltissimo sulle prospettive di una Reggiana che sta continuando a stare a galla (13ª posizione, ma solo +1 sui playout), pur senza riuscire a mettere in fila due-tre vittorie che le darebbero serenità e tanta autostima. I pro e i contro di una classifica così compressa (dall’11° posto, occupato dalla Carrarese, al quartultimo del Sudtirol ci sono appena 2 punti…) sono noti: basterebbe ‘poco’ per mettersi in salvo, ma con un paio di giri a vuoto è facile sprofondare nel baratro. Con questo andazzo è verosimile ipotizzare una quota salvezza attorno ai 41-42 punti (e quindi inferiore rispetto all’anno scorso, con lo Spezia al sicuro a 44), ma la strada è lunga per la Reggiana che – seguendo questo ragionamento – avrà bisogno di metterne a referto almeno 11-12 punti nelle restanti 11 partite.

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