"Il contratto? Rinnovato in ambulanza"

Rozzio: "Non dimenticherò mai le parole e la promessa del presidente Salerno subito dopo il mio infortunio contro il Catanzaro"

di FRANCESCO PIOPPI
28 giugno 2025
Rozzio: "Non dimenticherò mai le parole e la promessa del presidente Salerno subito dopo il mio infortunio contro il Catanzaro"

Rozzio: "Non dimenticherò mai le parole e la promessa del presidente Salerno subito dopo il mio infortunio contro il Catanzaro"

Si dice spesso che le bandiere nello sport non ci sono più e invece la Reggiana ha in casa uno splendido esempio che smentisce questa ‘frase fatta’. Il suo nome è Paolo Rozzio, il capitano, l’uomo squadra per eccellenza che – fresco di rinnovo – si appresta a vestire la maglia granata per la decima stagione consecutiva.

Rozzio, cosa significa per lei tutto questo? "Potermi guardare indietro e rivivere con orgoglio e un pizzico di nostalgia tutti i momenti belli, ma anche quelli difficili che mi hanno permesso di diventare l’uomo che sono oggi. Devo solo dire grazie alla Reggiana". Il presidente Salerno ha elogiato il suo impatto in queste due salvezze, evocando l’indimenticabile gol a Palermo nella gestione di Nesta e la svolta caratteriale (e non solo) impressa dall’arrivo di Dionigi.

"Lo ringrazio per le belle parole e per il rapporto di stima reciproca che si è creato. Ogni anno sento ancora di più la responsabilità di rappresentare questi colori e cerco di trasmettere a chi arriva quei valori della mia famiglia che sono gli stessi della Reggiana. I giovani d’oggi sono una generazione molto diversa dalla mia e credo sia bene fargli capire subito qual è la nostra cultura".

Per esempio: una stretta di mano vale come una firma… "Non dimenticherò mai il mio infortunio col Catanzaro e la promessa fatta dal presidente Salerno quando praticamente ero ancora in ambulanza. Mi disse che il mio contratto sarebbe stato rinnovato e si è confermato un uomo di parola. Gli fa onore, ringrazio lui, il patron Amadei e i vice Fico e Cattani".

A proposito di uomini tutti d’un pezzo, Dionigi si è rivelato perfetto per il vostro gruppo, ma che tipo di mister è? "Uno che lavora tantissimo sul campo, molto meticoloso, ma poi una volta finito l’allenamento non ti accorgi nemmeno che sia al centro sportivo. È molto discreto, riservato. Lascia molta libertà rispetto a Nesta o Viali, per esempio, che magari finiti gli allenamenti si fermavano a fare due chiacchiere nello spogliatoio e così via".

Cosa vi ha dato per farvi svoltare? "Fiducia, metodo di lavoro, autostima. Sarei ipocrita se vi dicessi che ero convinto di salvarmi, adesso lo posso ammettere, ma dal suo arrivo è nato un periodo bellissimo in cui ognuno di noi ha dato il massimo".

Immaginiamo che i capelli biondi siano una sorta di ‘tassa salvezza’… "Esattamente, avevo promesso che l’avrei fatto e sono stato di parola. Adesso ogni mattina mi guardo allo specchio e dico: mamma mia quanto sono brutto! Però così mi ricordo anche dell’impresa che abbiamo fatto".

Che sensazioni ha sulla nuova Reggiana che sta nascendo? "Ho avuto modo di conoscere il direttore Fracchiolla, con Scognamiglio invece mi ero allenato per un breve periodo al Pisa… Vedo che c’è molta voglia di lavorare e di fare dei fatti. Obiettivo? A lungo termine ovviamente la salvezza, poi vedremo partita dopo partita che percorso potremo costruire".

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