Il presidente spiega la scelta del nuovo manager. "È ambizioso, lo seguivo da 3 anni»

"Ha valorizzato tanti giocatori e condivide il tipo di calcio che predilige Dionigi". .

di FRANCESCO PIOPPI
27 giugno 2025
Ogni domenica, in casa e in trasferta, la Reggiana ha sempre un grande sostegno

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"Cercavo un profilo giovane, ambizioso, preparato a livello sportivo ma anche culturalmente - ha spiegato il presidente Salerno - Parliamo di un dirigente che ha iniziato dal basso, facendo tanto settore giovanile, poi la Serie C, e anche un po’ di esperienza in B. Ho incontrato davvero tanti candidati, tutti preparatissimi e che avrebbero meritato di essere qui alla Reggiana, ma con Fracchiolla c’era anche la condivisione del tipo di calcio che Dionigi predilige, quindi la scelta è stata ancora più facile. Il tecnico che ci ha preso in Serie C e ci ha miracolosamente salvati, è un uomo verso cui dobbiamo avere eterna gratitudine. Credo che lui (Dionigi, ndr) fosse preoccupato per questa scelta, ma ringrazio sia lui che il suo agente Branchini che non hanno mai condizionato questi colloqui: si sono comportati da veri uomini e credo siano stati gli unici due che non mi hanno suggerito qualche nome". Poi Salerno torna sulle qualità di Fracchiolla: "Un’altra caratteristica che ci ha colpito è stato vedere quanti giocatori fosse riuscito a valorizzare durante il suo percorso e ce ne sono davvero tanti. Sono situazioni come queste che servono alla nostra società". Poi rivela: "Lo seguivo da più di tre anni: come mi hanno insegnato alcuni dirigenti di Serie A, anche i manager vanno seguiti sul lungo periodo. È stata una scelta ponderata, non ci ho dormito la notte perché sento la responsabilità della decisione e sbagliare un dirigente non è come sbagliare un giocatore. Sintetizzando: credo che Fracchiolla sia il più adatto alla nostra realtà, adesso starà a lui dimostrare il suo valore. Aggiungo che si cresce solo con la continuità e mi auguro che con lui e Dionigi si possano fare almeno tre anni. Concludo dicendo che per me era scontato che scegliessi con la mia testa, ma so che molti pensavano che potessi essere influenzato e invece no e ritengo che questa indipendenza possa essere un orgoglio per tutta la città. Assieme a lui ci sarà il direttore tecnico Scognamiglio e da quest’anno anche Malpeli farà di più oltre al team manager, dando una mano al direttore sportivo, con la speranza che in futuro possa compiere il percorso che ha fatto lo stesso Fracchiolla".

Francesco Pioppi

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