Kabashi svela il segreto della sua crescita "Ora non mollo mai, concentrazione al top"

Elvis Kabashi, centrocampista italo-albanese, ha rischiato di trasferirsi al Vicenza ma è rimasto alla Reggiana. Dopo aver giocato un derby col Parma da trascinatore, parla della sua metamorfosi e della consapevolezza di dover dare il massimo per rimanere in categoria.

di FRANCESCO PIOPPI -
9 settembre 2023
Kabashi svela il segreto della sua crescita  "Ora non mollo mai, concentrazione al top"

Kabashi svela il segreto della sua crescita "Ora non mollo mai, concentrazione al top"

di Francesco Pioppi

Sliding doors. Porte girevoli. Un concetto che ha dato il titolo anche ad un celebre film di fine anni ’90 e con cui si è soliti definire una situazione in cui il ‘caso’ guida il destino verso una realtà, positiva o negativa, che però stravolge completamente lo status quo.

Esattamente quello che è successo ad Elvis Kabashi, centrocampista italo-albanese classe ’94 che in una fase del mercato ha ‘rischiato’ di trasferirsi al Vicenza e chiudere così la sua esperienza in granata. Il mancino nativo di Massa Carrara invece è rimasto e ha giocato un derby col Parma da trascinatore, al posto (e nel ruolo) di un monumento come Luca Cigarini.

Kabashi, da (quasi) esubero di lusso e protagonista nella partita più sentita dell’anno: a cosa si deve questa metamorfosi?

"Sto cercando di fare quello che il mister mi chiede e di massimizzare le mie cose per metterle a disposizione della squadra. Certamente devo ancora migliorare sulla posizione in campo, però è solo l’inizio di un percorso".

Quando parla di massimizzare a cosa si riferisce? Intende più gli aspetti tecnici e tattici oppure quelli mentali?

"L’allenatore, che ha giocato in palcoscenici importantissimi, mi ha detto nel 90% dei casi è la testa che fa la differenza e quindi sto cercando di mentalizzarmi. Devo essere forte soprattutto da questo punto di vista se voglio rimanere in categoria".

Andiamo ancora di più in profondità: ‘mentalizzarsi’ cosa significa per lei?

"Essere consapevole di quello che sei, di quello che dai. Devi riuscire a lavorare sereno e non mollare mai. Questo è quello che magari mi mancava quando ero più giovane: allenarmi al massimo, fare l’alimentazione giusta… Serve un certo tipo di approccio per stabilizzarsi".

Torniamo al derby col Parma che lei ha giocato in un ruolo quasi inedito, ovvero da regista davanti alla difesa…

"Ognuno ha dato il proprio contributo, avevamo preparato la partita nei minimi dettagli perché sentivamo l’importanza di una gara così e abbiamo dato il 110% come ci aveva chiesto il mister".

Ci ha colpito soprattutto la sua fase difensiva…

"Era una delle priorità per quella partita: andare nei raddoppi, strappare il pallone dai piedi dell’avversario e cercare di aiutare".

E pensare che ha rischiato di non giocarlo, il derby… Era nella lista della spesa del Vicenza.

"Ma no dai, sono sempre stato focalizzato su quello che dovevo fare qua. Mi è stato rinnovato il contratto per due anni e mi sono sempre sentito al centro del progetto. Ovviamente l’infortunio in ritiro mi ha un po’ penalizzato a livello fisico, ma poi sono rientrato e ho lavorato nel miglior modo possibile. Le voci di mercato non mi hanno mai disturbato".

Come valuta la Reggiana nel suo complesso?

"Abbiamo un gruppo fantastico e di giocatori forti. Adesso dobbiamo solo iniziare a vincere qualche partita e poi sono convinto che potremo toglierci delle belle soddisfazioni".

Alla ripresa ci sarà subito la Cremonese…

"Una squadra forte, con giocatori importanti e che hanno giocato tutti in Serie A. Dovremo avere il massimo rispetto e dare tutto, ma con la consapevolezza che anche noi siamo un bel gruppo. Non dobbiamo avere paura di nessuno".

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