La partita. Sulla gara ha pesato l’infortunio a Gondo

I granata colpiscono due pali e tengono il pallino del gioco per tutta la partita. Vanno sotto dopo 15 minuti, poi Pieragnolo fa 1-1

di GIUSEPPE MAROTTA
26 novembre 2023

Sulla gara ha pesato l’infortunio a Gondo

REGGIANA

1

ASCOLI

1

REGGIANA (4-3-2-1): Bardi; Libutti, Rozzio, Marcandalli, Pieragnolo (38’st Pajac); Portanova (27’st Crnigoj), Cigarini, Bianco; Antiste, Girma (27’st Melegoni); Gondo (25’pt Varela). A disp.: Sposito, Satalino, Lanini, Fiamozzi, Da Riva, Nardi, Sampirisi, Kabashi. All.: Nesta

ASCOLI (3-4-1-2): Viviano; Bellusci, Botteghin, Quaranta; Falzerano (15’st Bayeye), Gnahorè (31’st Milanese), Di Tacchio, Falasco; Masini (15’st Manzari); Mendes (28’st Millico), Rodriguez (15’st Giovane). A disp.: Barosi, Bolletta, Haveri, D’Uffizi, Adjapong, Rossi. All.: Castori

Arbitro: Ferrieri Caputi di Livorno (Niedda e Severino; IV ufficiale Rinaldi; Var Di Martino, Avar Paganessi)

Reti: Mendes (A) al 15’pt, Pieragnolo (R) al 5’st.

Note: spettatori 8512 (di cui 795 da Ascoli), per un incasso lordo di 92.117,95 euro. Ammoniti Masini, Rodriguez, Cigarini, Mendes e Botteghin. Espulso per proteste al 17’pt il diesse dell’Ascoli Marco Giannitti. Angoli: 9-5. Recuperi: 2’ e 6’.

Una Reggiana senza vere prime punte di peso non va oltre il pari: si sono stampate sui pali le speranze di Cigarini e compagni, che hanno il rammarico di non aver vinto in casa una partita più che fattibile.

Come col Lecco, c’è una grande sensazione di altra occasione persa. Certo: coriaceo il primo Ascoli di Fabrizio Castori, ma la mole di gioco dei granata è stata superiore. Senza punte, dicevamo: sì, perché dopo 25 minuti ha alzato bandiera bianca Gondo (contrattura al bicipite femorale sinistro) e con un attacco guidato da Varela la Reggiana ha cercato ancor di più il fraseggio. Ed è qui che è salito in cattedra Cigarini, autore della miglior prova stagionale.

Tornando al principio di gara: alla prima sortita offensiva (15’), l’Ascoli ha trovato il gol con una bordata di Mendes sotto al sette. Ribaltone di fronte e palo clamoroso (interno) di Antiste: decisiva la deviazione di Bellusci, non vista dall’arbitro. Ed ecco che Cigarini inizia una regìa martellante e di classe: cross, imbucate, estro inesauribile. Alla mezz’ora Antiste buca un cross di Pieragnolo, e poco prima Viviano è bravo sul francese (incornata da un corner di "Ciga").

Al 35’ Bellusci (ancora) mura in modo decisivo: ci mette letteralmente la faccia sulla botta di Varela.

Il pari arriva a inizio ripresa: Varela brucia tutti sulla destra, cross morbido e sinistro volante in sforbiciata di Pieragnolo che insacca e poi stuzzica la curva bianconera esultando con le mani alle orecchie.

Nella seconda metà di gara i ritmi calano, viene fuori maggiore equilibrio, ma non mancano occasioni. Ancora pagine sulla partita di Cigarini: una traversa piena su punizione dal limite (13’), e un destro a giro che sfiora il palo (25’). Melegoni, poi, crossa per Varela che tutto solo di testa spreca. Poco prima del 90’ sempre Melegoni non si aspetta una palla a un metro da Viviano e spreca tutto. Al 92’ la grande paura: Manzari imita Varela, colpendo di testa tutto solo (centrale per Bardi), e poi Bayeye alle stelle. Ora testa a sabato: c’è l’attesissimo derby di Modena.

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