Luppi, il bomber di talento è tornato a casa "Qui per un solo traguardo: Correggese in D"

In biancorosso esattamente 10 anni dopo: "Il rimpianto? Non aver mai giocato in Serie A. Il mondo dei professionisti mi ha abbandonato"

di GIUSEPPE MAROTTA -
12 settembre 2023
Luppi, il bomber di talento è tornato a casa  "Qui per un solo traguardo: Correggese in D"
Luppi, il bomber di talento è tornato a casa "Qui per un solo traguardo: Correggese in D"

di Giuseppe Marotta

Domenica in Eccellenza la Correggese (ko 1-0 a Castelvetro col Terre di Castelli) ha schierato col numero 10 Davide Luppi (di Carpi, ma di origini bergamasche). L’attaccante 33enne è tornato a vestire il biancorosso 10 anni dopo: nel 2013-14 ben 32 gol in 29 presenze in D. Un colpaccio: biennale per lui, punta d’altra categoria. Le due avventure a Correggio sono, infatti, le uniche nei dilettanti. Per il resto 145 presenze e 24 gol in Serie B e 190 con 27 gol in C. Le altre maglie indossate: Modena, Verona, FeralpiSalò, Cittadella, Portogruaro, Manfredonia, Viareggio, Viterbese, Pro Vercelli, Torres, Entella, Piacenza, Legnago e Sassuolo.

Davide Luppi: è stata una sorpresa per tanti vederla in distinta.

"Immagino, è nato tutto a inizio agosto. Dopo la fine del contratto con la Torres sono rimasto svincolato. Giuseppe Nazzani, il vice mister, è un amico dai tempi dei settori giovanili del Due Ponti e del Bologna. Così ho iniziato ad allenarmi a Correggio per tenermi in forma".

Poi la scelta di restare.

"Aspettavo proposte dalla C, ma il mercato ormai è una giungla. Tante chiacchiere ma poche offerte all’altezza, e alla fine quella della Correggese era la migliore. Devo fare un applauso alla società perché ha un’organizzazione superiore ad altre piazze che sono nei pro".

Come sta fisicamente?

"A Piacenza è stata una stagione tormentata per un infortunio al ginocchio. Ora sto bene, domenica ho fatto 90’ dopo tanto tempo, ma non sono al 100%".

Per la prima volta in Eccellenza. Ha qualche rimpianto?

"Qualcuno c’è. Col Verona (nel 2017, ndr) ho ottenuto la promozione in A da protagonista, poi per alcune dinamiche ho fatto altre scelte e non ho giocato la A in gialloblù. Diversi infortuni non mi hanno aiutato, ma mai avrei pensato di essere abbandonato da un anno all’altro dal mondo professionistico".

A Correggio ha ritrovato amici?

"Oltre che con Nazzani, ho giocato con Gigli a Viareggio, con Bertozzini 10 anni fa qui e con Cappelluzzo a Verona".

A livello di ambiente?

"Ho notato un bel miglioramento. Ti senti un pro qui: ci sono due campi in erba, uno stadio carino, la palestra, e i dirigenti sono stati precisi nella proposta contrattuale. Insomma, dettagli che dovrebbero essere le basi, ma non è così ovunque".

L’obiettivo è ritornare in Serie D.

"Non bisogna nascondersi: in un modo o nell’altro la Correggese l’anno prossimo dovrà fare la D. Abbiamo potenzialità, sono rimasti in tanti per provarci".

Il gol più bello in carriera?

"Col Modena, contro il Novara. Scartai, da centrocampo, 4-5 giocatori".

Pensa al post carriera?

"A 33 anni può sembrare azzardato scegliere Correggio e l’Eccellenza, ma non è una destinazione ’stupida’. Spero infatti di ritrovare qui il professionismo, magari anche in altre vesti".

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