"Mi manca il gol, punto a sbloccarmi nel derby"

Ignacchiti sta giocando un buon campionato, ma vuole la ciliegina. "Segnare davanti a 10mila persone sarebbe il massimo"

di FRANCESCO PIOPPI
7 febbraio 2025
Lorenzo Ignacchiti, classe 2004, l’anno scorso era in Serie C a Pontedera

Lorenzo Ignacchiti, classe 2004, l’anno scorso era in Serie C a Pontedera

L’equilibratore granata. Lorenzo Ignacchiti, centrocampista classe 2004 arrivato in prestito dall’Empoli durante il mercato estivo, è un giocatore unico nella rosa della Reggiana. Centimetri (186) e forza nei contrasti lo rendono perfetto nell’interdizione in mediana anche se all’appello manca ancora il gol su inserimento – caratteristica apprezzata nel primo anno tra i pro col Pontedera (5 in 38 presenze) – mentre dovrà cercare di frenare un po’ l’irruenza che gli è costata già sei ammonizioni e un’espulsione.

Ignacchiti, l’abbiamo definita ‘un equilibratore’, un giocatore capace di dare sostanza alla squadra. Si rivede in questa descrizione o è troppo minimalista? "Penso sia corretta, mi rispecchio in quello che avete detto perché sto sempre molto attento a fare una preventiva in più quando attacchiamo, soprattutto se si spingono i terzini o siamo molto alti".

Il rendimento è buono, ma guardando le statistiche le manca qualche gol. "È vero, purtroppo non sono ancora riuscito a sbloccarmi e credo sia tutta una questione mentale. Quando un episodio ti gira a favore poi è più naturale buttarla dentro la volta successiva".

È giovanissimo, compirà 21 anni il 25 aprile, e ancora tutto da plasmare: c’è qualche modello che segue con attenzione? "Idoli non ne ho, ma qui in squadra cerco di imparare dai giocatori con più esperienza come Cigarini e Leo Stulac che hanno fatto delle carriere importantissime. Cerco di rubare a loro".

È al suo primo campionato di Serie B, quali sono le cose che ha capito che può fare bene anche a questo livello e quali, invece, quelle in cui deve migliorare? "Credo di essere cresciuto nel palleggio rispetto ad inizio stagione, una parte del gioco in cui ero più carente. Adesso invece cerco di posizionarmi nel modo corretto e di vedere un po’ prima la giocata. A livello fisico mi sento all’altezza, la mia intensità è buona…Manca qualche gol". Magari arriva domenica, in un derby col Cesena che si preannuncia infuocato… Che effetto le fa giocare al ‘Città del Tricolore’? "Incredibile! Passare dagli stadi della Serie C che sono un po’ quelli che sono ad avere una tifoseria del genere è un sogno. Ogni partita abbiamo diecimila spettatori, è una cosa stimolante e bellissima. Adesso siamo concentrati sul derby e lo stiamo preparando nel migliore dei modi, sarebbe fantastico sbloccarsi in una partita così importante".

Che gara si aspetta? "Il Cesena è una squadra forte, con un’organizzazione importante, hanno fame. Credo sarà una bella battaglia, molto fisica. Dovremo stare attenti alle loro ripartenze, immagino una partita molto equilibrata in cui dovremo essere svegli a fargli male quando sarà possibile".

Fuori dal rettangolo di gioco che tipo è Ignacchiti? "Molto tranquillo, cerco di avere una vita sana e di gestire al meglio il riposo e l’alimentazione. Mi piace guardare le partite e studiare giocatori in un ruolo simile al mio. Quelli dell’Inter, per esempio, sono tutti molto forti e rappresentano una fonte d’ispirazione".

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