Neri nuovo responsabile tecnico dei baby
L’ex calciatore granata arriva al settore giovanile dopo 10 anni di Sassuolo. Primavera: Turrini a un passo dalla conferma

L’ex calciatore granata arriva al settore giovanile dopo 10 anni di Sassuolo. Primavera: Turrini a un passo dalla conferma
Acquisto di spessore per il settore giovanile della Reggiana: Maurizio Neri, 60 anni, torna per la terza volta in granata (due volte c’era stato da giocatore) ed è il nuovo direttore tecnico. Affiancherà il responsabile del settore Pietro Lodi, che ha voluto Maurizio (i due sono amici da tempo) alla Reggiana.
Neri era già stato contattato la stagione scorsa per allenare la Primavera, ma per problemi familiari aveva dovuto dire no. Maurizio è reduce da dieci stagioni al Sassuolo, dove ha allenato un po’ tutte le formazioni, compresa la Primavera. Esperto, empatico, tecnicamente preparato, è l’uomo giusto per riscattare una stagione disastrosa per il settore giovanile della Reggiana, retrocesso con la Primavera (sarà ripescata) e ultimo con l’Under 17 di ’Billo’ Orlandini, due squadre che dovevano essere il fiore all’occhiello dei baby.
Neri prenderà quindi il comando delle operazioni per quanto riguarda l’aspetto tecnico e diventerà il punto di riferimento per tutti gli allenatori che così avranno una figura di spessore con cui confrontarsi quotidianamente. Ciò che è mancato in toto nella stagione appena trascorsa.
A guidare la formazione Primavera sarà quasi certamente Francesco Turrini che, pur retrocedendo al play-out con la FeralpiSalò, si è guadagnato la fiducia del club. Neri lo conosce bene e ha dato l’ok per la conferma. Così come dovrebbe restare granata Fabio Dall’Omo, responsabile dell’attività di base. Tutti uomini che saranno coordinati da Vittorio Cattani, che ha una sorta di delega al settore giovanile.
Un settore che, lo scorso gennaio, fu oggetto di un durissimo attacco da parte di Carmelo Salerno durante una conferenza stampa. Il settore giovanile - disse - è gestito malissimo: in cinque anni sono cambiati cinque responsabili, quando invece uno dovrebbe restare un decennio per ottenere risultati. E poi dico che anche per fare i dirigenti di calcio bisogna studiare... Siamo in Serie B, non nei dilettanti. Non ci si può improvvisare". E ancora "Abbiamo perso il senso di appartenenza, non coinvolgiamo come dovremmo le società del comprensorio: il settore giovanile deve essere l’orgoglio non solo del club, ma di tutta la città. Invece non è così. E ci costa oltre un milione di euro a stagione...".
Già, i soldi. Quest’anno la Reggiana sul settore giovanile ne metterà ancora meno: circa il 30 per cento rispetto alla stagione appena conclusa. Per Neri sarà una verà e propria sfida.
Intanto, c’è da registrare la seconda grande soddisfazione in pochi giorni per Davide Caprari, da luglio 2021 responsabile scouting delle giovanili del Torino: dopo aver vinto lo scudetto con l’Under 18, ha fatto il bis con l’U17, che venerdì sera ha sconfitto in finale il Milan 5-3 ai calci di rigore.
L’uomo di Paderna (Vezzano), ex responsabile del settore giovanile della Reggiana e poi capo scout sempre dei baby a Bologna, sta facendo faville a Torino, dove in questi quattro anni, sotto la guida del responsabile Ruggero Ludergnani, ha scoperto diversi giocatori che hanno esordito in Serie A. Lo stesso aveva fatto a Bologna, per un totale di una ventina di talenti scovati in Italia e all’estero che hanno debuttato tra A e B. Qualche nome? Amey, Cacciamani, Perciun, Raimondo, Dembele, Gabellini, Savva, Njie e la lista potrebbe continuare.
a.lig.
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