Reggiana garibaldina
I granata se la giocano alla pari con la capolista. Il punto è strameritato. .

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REGGIANA
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(4-3-3): Chichizola; Delprato, Osorio, Circati, Ansaldi (14’st Zagaritis); Bernabè (34’st Sohm), Estevez, Hernani; Benedyczak (19’st Begic), Bonny (19’st Colak), Mihaila (14’st Partipilo). A disp.: Turk, Corvi, Balogh, Hainaut, Mohamed, Motti, Di Chiara. All.: Pecchia
REGGIANA (4-3-1-2): Bardi; Sampirisi, Romagna, Rozzio, Libutti; Portanova (27’st Nardi), Kabashi (38’st Szyminski), Bianco; Vergara (13’st Girma); Pettinari (13’st Varela), Lanini (27’st Antiste). A disp.: Sposito, Satalino, Pieragnolo, Cigarini, Gondo, Fiamozzi, Da Riva. All.: Nesta
Arbitro: Manganiello di Pinerolo (Bindoni di Venezia e Tegoni di Milano); IV ufficiale Turrini di Firenze; Var Marini di Roma 1, Avar Meraviglia di Pistoia
Note: spettatori 16.307, di cui 1.500 reggiani. Ammoniti Kabashi, Estevez, Delprato e Bianco. Angoli: 7-2. Recuperi: 6’ e 5’. Cooling break al 26’st.
dall’inviato Andrea Ligabue
Sbarazzina, con le idee chiare e la voglia di gustarsi il derby da protagonista. Che bella Reggiana, quella di ieri al Tardini: combattiva, concentrata e per nulla intimorita dall’imperiosa classifica del Parma (9 punti in 3 partite).
L’istantanea che certifica lo spirito garibaldino dei granata è scattata a inizio partita, quando Bardi si incammina sotto la curva ospite: un muro gialloblù che lo sommerge di fischi: l’imbecille di turno getta una bottiglietta in campo, il portiere la prende e finge il gesto di rilanciarla in curva; poi, ovviamente, l’appoggia a terra. Poteva evitare? Sì, ma la smargiassata fa capire con che spirito sono scesi in campo i granata che, dopo 50 (sì proprio 50) secondi ’rischiano’ di gonfiare la rete proprio sotto la curva dei tifosi reggiani (a dire il vero ancora quasi vuota). Portanova lavora un bel pallone sulla destra, lo mette in mezzo, Pettinari liscia e Libutti si trova un cadeau che getta alle ortiche. Il suo tiro di sinistro (non è il suo piede) lo scarica (male) su Chichizola, che mette in angolo.
Sarebbe stata l’apoteosi: attesa da 33 anni, il tempo intercorso dall’ultimo derby in Serie B.
E sarebbe stata una goduria per Alessandro Nesta che ha ha presentato una formazione (4-3-1-2) con due sorpresissime fra i titolari: una è proprio Libutti sulla fascia sinistra (preferito a Pieragnolo), l’altra è Kabashi, che ha ’costretto’ Cigarini alla seconda panchina di fila.
Per il resto, scontato l’esordio di Sampirisi sulla fascia destra, niente Gondo là davanti, ma la coppia Lanini (quanti errori) e Pettinari, con Vergara (piedi e fantasia) trequartista.
Primo quarto d’ora con palla gestita dai granata, poi la fiammata parmigiana (al 18’), con il colpo di testa a colpo sicuro di Circati con Pettinari che salva sulla riga. Da qui in poi il Parma international (nove stranieri sugli undici iniziali) prende il comando del gioco, ma senza mai mettere i brividi alla Reggiana orgogliosamente tutta italiana. A parte un colpo di testa di Mihala con paratona di Bardi (ma era fuorigioco).
La ripresa inizia col Parma in attacco e la Reggiana che tiene botta. Ma sono i granata ad andare vicini al gol dopo 9 minuti: Vergara offre una deliziosa palla a Pettinari che calcia a colpo sicuro, ma Osorio si immola murando all’ultimo istante. Poi tocca a Bardi fare la prodezza: al 17’ l’ex Bologna strozza l’urlo di gioia di Partipilo.
Quattro minuti prima Nesta aveva inserito Girma e Varela per esaltare la squadra in contropiede e provare a vincerla. Ma resta un desiderio.
La Reggiana torna a casa con un punto d’oro che dà certezze a tutto l’ambiente. Senza dimenticare che il club da sabato ha in dote gli ultimi quattro regali del mercato, due dei quali Antiste e Szyminski, già scartati ieri a Parma. Presto toccherà anche Gondo e Da Riva.
Chiudiamo, per onor di cronaca, con piccoli grandi atti di inciviltà: il grido "reggiano maiale" durante il minuto di silenzio (applaudito da una parte dello stadio) e il lancio di petardi in campo con relative brevi sospensioni della partita. Purtroppo, in quest’ultima stupida sfida, ha vinto la Reggiana.
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