Reggiana: il miracolo sportivo di Dionigi salva la squadra dalla retrocessione

Dionigi ringrazia i granata per il miracolo sportivo che ha portato la Reggiana alla salvezza con 12 punti decisivi.

di FRANCESCO PIOPPI
18 maggio 2025
Davide Dionigi, 51 anni, ha guidato la Reggiana a un’insperata e miracolosa salvezza

Davide Dionigi, 51 anni, ha guidato la Reggiana a un’insperata e miracolosa salvezza

"Se vuoi costruire una nave, non devi per prima cosa affaticarti a chiamare la gente a raccogliere la legna e preparare gli attrezzi; non distribuire i compiti, non organizzare il lavoro. Ma invece prima risveglia negli uomini la nostalgia del mare lontano e sconfinato. Appena si sarà risvegliata in loro questa sete si metteranno subito al lavoro per costruire la nave… GRAZIE RAGAZZI!".

Con questa frase, presa in prestito dal ‘Piccolo Principe’ e sulle note di ‘Knockin’ On Heaven’s Door’ di Bob Dylan, mister Dionigi ha voluto salutare tutto il popolo granata e ringraziare i propri giocatori. Lo ha fatto attraverso la sua pagina social che in pochi istanti è stata inondata d’affetto e gratitudine.

Tra i primi ad intervenire sotto il ‘post’ è stato Francesco Dionigi, il figlio del tecnico della Reggiana, che ha scritto ‘Miracolo sportivo, ti amo’. Ed effettivamente si è trattato di qualcosa di impensabile, perché i granata prima del suo arrivo (31 marzo) avevano vinto l’ultima partita il 26 gennaio (2-1 al Palermo, gol di Lucchesi e Sersanti), ma poi hanno calato un clamoroso ‘poker salvezza’ superando il Cittadella (2-1 reti di Gondo e Portanova), il Modena (3-2 reti di Portanova, Girma e Gondo), lo Spezia (2-1 reti di Portanova e Gondo) e la Juve Stabia (2-1 doppietta di Girma).

Dodici punti che hanno proiettato la Reggiana a quota 44 e messo al sicuro la categoria, senza dover passare nemmeno dai playout che – all’annuncio di Dionigi – avrebbero già rappresentato un ottimo compromesso. Il ‘miracolo’ assume proporzioni ancora più grandi nonostante Rozzio e compagni abbiano subito sempre gol. L’ultimo ‘clean sheet’ risale infatti al 12 gennaio (Reggiana-Bari 0-0), poi da quel momento sono arrivati diciassette incontri consecutivi in cui Bardi (o Motta) hanno sempre raccolto almeno un pallone in fondo al sacco. Per fortuna però la ‘cura Dionigi’ ha sbloccato la fase offensiva, visto che nelle sette partite della sua gestione sono state segnate 11 reti complessive (1,57 ad incontro) con il ‘record’ di tre nel derby col Modena, un tris che si è verificato solo in quella occasione in tutto il campionato. Con Viali la media di segnature a partita era ferma a uno (31 in 31 gare). Lo scatto in avanti è stato decisivo.

Sembra invece ai titoli di coda l’avventura di Lorenzo Ignacchiti dopo appena un anno in granata. Il centrocampista, arrivato in prestito dall’Empoli, ha infatti dato ‘l’addio’ attraverso il proprio profilo: "Ogni viaggio ha una fine, ma certi legami restano per sempre. Dopo questa stagione incredibile, è arrivato il momento di salutare questi colori che mi hanno accompagnato in questo anno indimenticabile. Qui ho imparato cosa significa lottare per un obiettivo comune e reagire quando tutti ti danno per morto. Ringrazio i miei compagni di squadra: ognuno di voi mi ha lasciato qualcosa e siete dei fratelli. Il futuro è tutto da scrivere, ma il passato ha già lasciato un segno indelebile. Grazie di cuore Regia, un pezzo di cuore rimarrà qua per sempre e sarò il vostro primo tifoso". Il classe 2004 lascia dopo 32 presenze, 1 assist, 9 ammonizioni e un’espulsione (a Salerno).

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