Reggiana in emergenza: sfida al Modena con determinazione e umiltà

La Reggiana affronta il Modena in un derby cruciale, nonostante le difficoltà e gli infortuni, con l'obiettivo di inseguire il sogno salvezza.

di FRANCESCO PIOPPI
1 maggio 2025
Davide Dionigi indica ai suoi giocatori la strada verso la salvezza

Davide Dionigi indica ai suoi giocatori la strada verso la salvezza

"Siamo in emergenza da più di due settimane e non ci sono buone notizie perché non recuperiamo nessuno degli infortunati. Tutto questo però dev’essere uno stimolo ad andare oltre, deve diventare la nostra forza: affronteremo il Modena con grande umiltà, ma con la cattiveria giusta per continuare ad inseguire il nostro sogno".

La prima ricetta della ‘cura Dionigi’ è stata togliere qualsiasi tipo di alibi al gruppo e il tecnico, pur nelle immense difficoltà in cui è costretto a navigare, sta proseguendo su questa rotta. La tattica, il curriculum e le ‘teorie’ passano tutte in secondo piano quando servono concretezza e unione d’intenti.

Mister, il bollettino medico non regala nessun sorriso, ma il successo sul Cittadella vi ha dato forza e autostima…

"Sì, oltre che per la classifica anche per il nostro lavoro, perché altrimenti diventa difficile spiegare di aver fatto buone prestazioni se poi non arrivano i risultati. La vittoria ti dà convinzione". Gondo si è sbloccato, ma dietro a lui c’è a disposizione ‘soltanto’ Destro: come sta?

"Ho parlato con Mattia, lo vedo sempre meglio e credo ci potrà servire per quei 10-15 minuti se avremo bisogno di sbloccare la partita. Nell’ultima col Cittadella avevamo bisogno di difendere il risultato e ho fatto altre scelte".

Il 21 agosto del 1991 con la maglia del Modena ha segnato il suo primo gol tra i professionisti, regalando ai ‘canarini’ il successo in Coppa Italia con il Piacenza. Al di à del fatto che è sempre un derby, per lei immaginiamo sia una partita molto speciale.

"Non si può rinnegare il passato, quando sono arrivato da loro ero semplicemente un ragazzino che sognava di diventare un calciatore e lì sono diventato un uomo. Ho rispetto per Modena dove ho anche abitato, ma io oggi sono qua, sono reggiano e sono nato a Reggio. Lo specifico perché sull’album dei calciatori Panini era stata fatta un po’ di confusione sul mio luogo di nascita. La Reggiana è sempre stata la mia squadra e questa è la gente della mia città. Anche per questo mi sento in dovere di dare qualcosa di più".

E la gente ha capito lo sforzo che state facendo: saranno in più di duemila a sostenervi.

"E li ringrazio perché ci danno grande spinta e ce l’hanno data anche con il Cittadella. Purtroppo da qui alla fine giocheremo in casa una sola volta, ma dobbiamo cercare di trasformare queste circostanze in un’occasione".

La quota salvezza è sempre a 43 come aveva detto inizialmente o si è abbassata?

"Potrebbe essere quella, ma dipende ovviamente da troppi fattori. La Carrarese (41) ormai è al sicuro mentre le altre otto squadre sono tutte a rischio".

Che squadra è il Modena?

"Giocano 3-4-1-2 e hanno un’identità precisa, con calciatori forti. E’ squadra costruita per stare nei quartieri altissimi se guardiamo i nomi e gli investimenti. Abbiamo grande rispetto, ma ce la giocheremo al massimo, davanti a una cornice di pubblico spettacolare".

Francesco Pioppi

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