Sersanti: "Alla Juventus ho fatto la... spugna!"

Alessandro: "Mi sono allenato con campioni come Di Maria e Chiesa, sognavo a occhi aperti. Le voci di mercato? Tranquilli, resto granata"

di FRANCESCO PIOPPI
24 gennaio 2025
Alessandro Sersanti, 22 anni, è in prestito dalla Juventus

Alessandro Sersanti, 22 anni, è in prestito dalla Juventus

Un giocatore con queste caratteristiche sembra fatto apposta per esaltare il pubblico di fede granata. Corsa indomita, sacrificio e qualche scorribanda in fase offensiva (2 reti in 22 presenze per lui) hanno infatti trasformato Alessandro Sersanti quasi subito in un beniamino e le voci che lo davano in partenza già in questa sessione di mercato – con il Pisa di Pippo Inzaghi che lo ha cercato con insistenza – avevano turbato parecchio i tifosi che adesso però incassano una rassicurazione da parte del diretto interessato: "Sono felicissimo a Reggio e resto qui perché voglio continuare il mio percorso di crescita", ha spiegato il classe 2002. A giugno, poi, la Juventus che ne detiene il cartellino - dal valore stimato di circa 1,5 milioni di euro - deciderà il suo futuro.

Sersanti, allora i tifosi possono davvero stare sereni? "Sì, lo ribadisco: le voci resteranno voci. Io qui sto benissimo e abbiamo degli obiettivi da raggiungere tutti assieme, quindi non mi muovo".

Facciamo chiarezza: il suo ruolo ‘preferito’ è quello di mezzala in cui sta giocando adesso, giusto? "Mi adatto bene a tutti i ruoli, ma di sicuro quello che faccio ora mi fa rendere un po’ di più, quindi sono contento e adesso i risultati stanno arrivando".

Se poi la Var non intervenisse ogni volta, spesso anche in maniera discutibile… "Dobbiamo andare oltre e non possiamo attaccarci ai torti arbitrali, piuttosto cerchiamo di portare gli episodi dalla nostra parte, continuando con le prestazioni fatte finora".

La vera Reggiana però si sta vedendo solo nelle ultime settimane, quand’è che è scattata questa metamorfosi e perché? "La debacle di Cittadella ci ha scosso parecchio e abbiamo capito che era il momento di fare quel passo in più che ci serviva: è un attimo trovarsi sul fondo della classifica. Abbiamo reagito facendo due grandi prestazioni con Juve Stabia e Mantova e da lì il nostro gioco e i nostri principi sono saliti di livello. Il percorso è in netta crescita e lo si è visto anche a Salerno nonostante la sconfitta".

La conta dei diffidati è salita ad otto, c’è il rischio di essere un po’ ‘frenati’? "Spero proprio di no, cerchiamo di pedalare forte e non tireremo di certo indietro la gamba. Se levassimo un po’ di cattiveria per questo sarebbe grave".

In questi mesi ha ricevuto tanti complimenti anche per la sua capacità di resistenza, capita spesso di vederla scattare in maniera poderosa anche a fine partita: prima del calcio c’era l’atletica nel suo ‘menù’? "No, a dire la verità ho giocato a tennis per molti anni e nelle giovanili facevo il difensore centrale, quindi non ero consapevole di avere queste capacità. Con il passaggio alla Juventus invece ho preso consapevolezza dei miei limiti e delle mie qualità, ma per questo devo ringraziare solo papà Paolo e mamma Elisa che m’hanno fatto così… Speriamo non finisca la benzina!".

Che esperienza è stata quella bianconera? "Incredibile. Io poi avevo fatto le giovanili in provincia di Grosseto, non avevo mai frequentato i professionisti e sono stato catapultato in un altro mondo. All’inizio ero senza parole, mi allenavo con campioni come Di Maria, Chiesa, Bonucci… Un sogno ad occhi aperti in cui ho cercato di essere una spugna".

Domenica arriva il Palermo che partita si aspetta? "Dobbiamo correre di più rispetto agli altri perché sono molto forti, ma ci arriviamo in un buon momento e cercheremo di imporci".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su