Traditi dai giocatori ’last minute’. In sei tormentati da problemi fisici. Solo Antiste è una scommessa vinta. Così la Reggiana è andata in difficoltà
Gondo, Szyminski, Crnigoj, Melegoni, Pajac e Da Riva stanno rendendo al di sotto delle loro qualità. Il diesse Goretti ne è cosciente e lo ha detto anche ai giocatori: a gennaio interverrà sul mercato . .
Lo ha detto Roberto Goretti, lo sentenziano i numeri: sei su sette colpi ’last minute’ del mercato estivo sono per il momento deficitari.
Il rendimento di Pajac, Gondo, Szyminski, Crnigoj, Melegoni e Da Riva (Antiste sta dando i frutti sperati) è infatti al di sotto delle attese e se la Reggiana sta facendo fatica è soprattutto per le difficoltà che stanno incontrando questi calciatori che giocano poco e quando scendono in campo hanno un rendimento insufficiente rispetto al loro potenziale.
Il diesse Goretti era stato bravo a portarli a casa al fotofinish: gente esperta, con pedigree di lusso per la Serie B. Il manager sapeva pure che tutti e sei erano alle prese con problemi fisici o non erano al top, ma mai avrebbe immaginato di ritrovarseli a dicembre, praticamente a fine girone di andata, molto lontani dal cento per cento della condizione ottimale.
Si tratta di atleti che erano ai margini delle precedenti squadre (Crnigoj, Gondo e Szyminski erano lontani dal ritmo partita), infortunati (Melegoni) o in grande ritardo di condizione (Pajac e Da Riva).
Nesta li ha aspettati con pazienza, con scarsi risultati.
Tanto che lo stesso Goretti, il 29 novembre, lo aveva detto chiaro e tondo prima a loro e poi in conferenza stampa: "Non credo che gli ultimi 6-7 arrivati abbiano raggiunto il livello di prestazioni desiderato".
Anche per queste difficoltà nel recupero di questi sei giocatori, solo due settimane prima il club aveva ufficializzato il cambio di preparatore atletico: fuori Alberto Bartali e dentro i reggiani Giacomo Ceci e Mattia Fantuzzi.
È ancora presto per giudicare se il passaggio di testimone ha dato i suoi frutti. Vedremo.
Intanto, riassumiamo il cammino in granata dei sei ’imputati’. La Reggiana ha giocato 13 gare (quindi 1170 minuti) da quando si è chiuso il mercato (il primo settembre).
Cedric Gondo, che comunque ha segnato tre gol e tutti decisivi, doveva essere il perno in attacco della squadra, ma gli infortuni lo hanno frenato. Nesta ha potuto metterlo dal primo minuto solo 7 volte su 13. Il bomber è stato frenato da vari affaticamenti e problemi muscolari. Solo nelle ultime tre, ad esempio, contrattura al bicipite femorale sinistro con l’Ascoli e sostituzione già al 24’; poi niente Modena e col Brescia solo uno spezzone finale.
Capitolo Szyminski: il polacco è sempre stato tormentato da affaticamenti muscolari. Per lui, infatti, solo cinque da titolare.
Crnigoj era arrivato molto indietro di preparazione: per lui dieci convocazioni e 421 minuti complessivi, nemmeno un tempo a partita.
Melegoni, che era arrivato con problemi alla coscia, è stato convocato per la prima volta per il match contro il Venezia il 22 ottobre. Per lui cinque subentri e nelle ultime due la maglia da titolare. Sembrerebbe in crescita almeno dal punto di vista del minutaggio.
Chiudono Pajac e Da Riva.
Zero gare da titolare per il terzino mancino: a fine ottobre 2022 si ruppe il crociato, poi la lenta ripresa e il ritorno in campo il 16 settembre contro la Cremonese, a 329 giorni dall’ultima volta. Per lui cinque spezzoni da subentrato per un totale di appena 106 minuti.
Da Riva, dopo due gare in panchina con Parma e Cremonese, è stato alle prese con un affaticamento muscolare che lo ha tenuto ai margini fino al match con il Bari (7 ottobre) dove è rimasto a guardare. Poi solo tre gettoni, uno da titolare (Modena) e soltanto 72 minuti complessivi.
Insomma: tirano la carretta sempre i soliti e sta mancando l’apporto di alcuni "ultimi arrivati" che in tanti mettevano addirittura nell’undici ideale granata a inizio settembre. Il mercato dista soltanto 20 giorni…
Chiudiamo con una nota lieta: Janis Antiste, il ’settimo’ dei last minute. L’ex Sassuolo sta facendo bene. Il giorno dopo il suo arrivo subentrò nel derby di Parma (2 settembre). Poi dodici su dodici da titolare: un punto di riferimento, una certezza.
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