Troppi gli intoppi di mercato. Ora sono problemi per Viali
Il tecnico avrebbe voluto allenare 23 giocatori (portieri compresi). Ma la rosa non è stata sfoltita e restano in 28

Leo Stulac, 30 anni: per lui finora. una deludentissima stagione
Spine granata. Gli intoppi di mercato - con il ds Pizzimenti che non è riuscito a piazzare gli ‘esuberi’ e di conseguenza a fare le ultime entrate necessarie - lasciano in eredità una rosa poco omogena, ma allo stesso tempo ‘extralarge’ con 28 atleti.
Un vero e proprio grattacapo per Viali che adesso, nonostante le raccomandazioni ‘Voglio al massimo 23 giocatori, terzo portiere compreso’, dovrà gestire almeno un paio di situazioni antipatiche, facendo allenare qualche elemento ai margini del gruppo squadra.
Il tecnico si ritrova senza un terzino sinistro di ruolo (adesso gioca Libutti ‘adattato’) e deve chiarire tanti equivoci. Il primo risponde al nome di Stulac che ha giocato un minuto, a Mantova, nelle ultime undici partite dopo essere stato l’oggetto del desiderio estivo dello stesso tecnico. Altro ‘oggetto misterioso’ è il laterale mancino Oliver Urso, arrivato a Reggio come un patrimonio da valorizzare addirittura con tanto di contratto triennale, ma che in sette mesi ha messo piede in campo tre volte per un totale di 49 minuti: l’ultima presenza risale al 29 novembre col Sassuolo.
Discorso simile, anzi peggio, quello che riguarda Yannis Nahounou, l’acerbo difensore pescato da Pizzimenti dalla quinta serie francese e senza esperienza tra i professionisti. Un giocatore di proprietà che ha giocato appena quattro minuti in sette mesi perché non è assolutamente pronto per la categoria e a cui avrebbe fatto bene andare altrove a fare esperienza. Forse c’è speranza di piazzarlo in qualche situazione all’estero ancora aperta, ma a distanza di mesi non si è capito ancora la logica dell’operazione.
Fossero partiti almeno due di questi tre elementi, la Reggiana avrebbe potuto quantomeno prendere un terzino sinistro oppure un attaccante, con Russo che era ‘promesso sposo’ granata, ma che poi è finito beffardamente al Cesena. I romagnoli, domenica alle 15, potrebbero schierarlo immediatamente contro Bardi.
Oltre a queste tre ‘spine’ anche le situazioni equivoche di Kabashi e Pettinari, prima ‘dissidenti’ ed esclusi, poi reintegrati per volere di Amadei e tornati protagonisti, poi messi da parte nell’ultima gara con il Sudtirol, probabilmente, nella speranza di piazzarli al fotofinish del mercato. Sono entrambi in scadenza di contratto (così come Fiamozzi, altro poco considerato) e la speranza è che abbiano ancora voglia di lottare per una causa che da luglio non sarà certamente più la loro.
Gli innesti di Sosa (tutto da scoprire) e Kumi (primi flash non confortanti) sono il minimo sindacale a fronte di tre uscite (Cavallini, Okwonkwo e Fontanarosa) che dal punto di vista del bilancio incidono pochissimo. Ci si aspettava poco da questo mercato di gennaio, ma qui probabilmente siamo andati sotto la soglia.
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