Roberto Stellone verso la conferma come allenatore della Vis Pesaro

Roberto Stellone potrebbe restare alla guida della Vis Pesaro. Il calciomercato si concentra su giovani e pochi over.

di DAVIDE EUSEBI
11 giugno 2025
Molina con i suoi gol è stato fondamentale per la salvezza della Spal sul campo

Molina con i suoi gol è stato fondamentale per la salvezza della Spal sul campo

I giorni che passano non sono un problema per chi ha organizzato le cose per tempo: iscrizione, contratti, programmazione. I giorni che passano aumentano le possibilità che Roberto Stellone rimanga l’allenatore della Vis. Si è partiti da quel "90 per cento" uscito dalla bocca del presidente Bosco in sede di conferenza stampa, che non è poco. Si è passati attraverso ulteriori conferme ("Con lui ci sentiamo tutti i giorni") e il defilarsi di chi su quel tecnico aveva fatto un pensierino, salvo scoprire che c’è una clausola rescissoria proibita ai più.

Con Stellone, certo, non sarà difficile mettere giù l’organico della prossima stagione: si parte da un nucleo forte, da conoscenze profonde, da un data-base di profili accurato. Dalle parole di Mauro Bosco, sappiamo intanto chi non ci sarà. Non ci sarà Joel Obi, troppo deludente nella sua esperienza di fine carriera a Pesaro (appena 535’ nell’ultima stagione, playoff compresi), non ci sarà Palomba, che pure la Vis avrebbe voluto acquisire dal Cagliari, non ci sarà probabilmente Gian Marco Neri (non più under). E non ci saranno i prestiti di valore destinati dalle rispettive società alle categorie superiori, a partire da Coppola, Vukovic e Okoro. Mentre per altri, come Di Renzo, Raychev e Tavernaro, una conferma sembra possibile, alla luce degli ottimi rapporti con le società di provenienza e della capacità di valorizzazione mostrata dalla struttura vissina. La Vis ha sotto contratto, in fatto di over, il meglio della scorsa stagione: Pucciarelli, Di Paola, Paganini, Cannavò, Bove, Zoia, Nicastro. Ad essi si aggiungono giocatori relativamente giovani e ormai pienamente integrati nella categoria come Ceccacci (gran finale di stagione) e quell’Orellana finalmente in grado di liberare il proprio talento. C’è poi Denis Tonucci, che chiede ancora un anno alla sua carriera e al quale la Vis allungherà il contratto. Fra i portieri, è immaginabile che Pozzi avrà più spazio. Poi ci sono due elementi sui quali la società ha investito molto, ma che non potrà riavere prima di diversi mesi, orientativamente verso fine anno: Nicolò Lari e Matteo Schiavon, entrambi vittime di lesioni ai legamenti crociati nel finale di stagione. E ci sono i giovanissimi under di proprietà che Stellone ha progressivamente inserito in coda al campionato e che verosimilmente prenderanno parte al prossimo ritiro (sede da stabilire): Edoardo Mariani, Antonio Rizzo e Santino Tombesi. Elementi preziosi, tenendo anche conto che la riforma Zola (con la Vis tra gli sponsor secondo le parole di Bosco) premierà di qui in avanti soprattutto le società che valorizzeranno il prodotto coltivato in casa.

Infine il capitolo dei prestiti di rientro, a partire da Molina e Nina reduci dall’esperienza (prima esaltante poi drammatica) con la Spal. Gli estensi avrebbero certamente riscattato Molina (a 200.000 euro) che li ha trascinati con i suoi gol alla salvezza sul campo, se non fossero stati poi traditi dal patron Tacopina. Tra i giocatori vissini militanti in Serie D, Mohamed Thiane (classe 2006, 12 presenze al Fossombrone, a partire da febbraio), Giovanni Gambino (2004, 14 presenze e un gol all’Igea Virtus, da fine gennaio), Francesco D’Innocenzo (2003, 6 presenze alla Civitanovese), Pietro Giorgini (2007, prima al Termoli poi al Roma City con 11 presenze da febbraio), Filippo Magnani (1999, 9 presenze al Termoli da marzo dopo un serio infortunio al braccio), il portiere Michael Munari (2005, 11 presenze al Castelfidardo) e Nelson Kemayou (2005, prima al Chisola con 7 presenze poi al Castel di Sangro).

Insomma, c’è parecchio materiale. Logico allora pensare che il mercato della Vis sarà articolato sulla ricomposizione del pacchetto under (restano attivi i canali privilegiati con Pisa e Venezia) e su poche operazioni a livello di over. Le idee sono chiare, l’offerta non manca – come ha detto patron Bosco – perché "adesso tutti vogliono venire a Pesaro".

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