A Roma va in scena un derby tra disillusi. Mou, alta tensione

Il derby dei nervi tra Lazio e Roma è un pezzo unico che si ripete almeno due volte l'anno. Sarri e Mourinho non hanno fatto nulla per stemperare la tensione. Entrambi i tecnici devono concentrarsi sul campo e vietato sbagliare. La sfida sarà tra Dybala-Lukaku da una parte e Immobile, Pedro e Felipe Anderson dall'altra.

12 novembre 2023

Il derby dei nervi e della tensione, con Sarri e Mourinho che nulla hanno fatto per stemperarla. D’altra parte, si sa, questa non è una partita, ma un pezzo unico che si ripete almeno due volte l’anno. Se i biancocelesti hanno potuto sfruttare la Champions League per rimettersi in piedi, lo stesso non possono dire i giallorossi, reduci dalla pessima figura di Praga che ha aperto la strategia della tensione di Mourinho. Prima l’accusa di mancanza di professionalità, poi il silenzio stampa della vigilia.

Stessa scelta per Sarri, quasi a voler stemperare gli animi che nei giorni prima si erano surriscaldati con i due tecnici protagonisti di un botta e risposta a distanza. Troppo importante per entrambe concentrarsi sul campo e per questo in settimana a Trigoria è tornato anche Dan Friedkin, mentre Claudio Lotito ha assistito alla rifinitura a bordo campo. Mourinho (che ha fatto dormire la squadra a Trigoria) recupera Pellegrini per la panchina, Sarri potrà contare su Marusic e Casale. Poi la sfida tra i due attacchi con la coppia Dybala-Lukaku da una parte e il tridente, privo di Zaccagni, ma con Immobile, Pedro e Felipe Anderson, dall’altra. A far festa negli ultimi due derby è stata la Lazio con due partite indirizzate dagli errori di Ibañez. Mourinho ha battuto la Lazio solo una volta.

Vietato sbagliare dunque, ma lo stesso vale per Sarri, costretto a inseguire, come il dirimpettaio, la zona Champions sfuggita via dopo un inizio di stagione mediocre per entrambi.

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