Mourinho, settimo ‘rosso’ da quando è a Roma: salterà la quarta trasferta a San Siro
L’espulsione per proteste nel finale contro l’Atalanta è solo l’ultimo episodio controverso dello Special One, costantemente in ascolto del “rumore dei nemici”

José Mourinho, 60 anni
Roma, 8 gennaio – Contrariamente a tante altre occasioni in cui si era badato di più al sodo, la Roma con l’Atalanta ha brillato per atteggiamento e manovra, eccome. Davvero ad armi pari con il ‘giochista’ Gasp. Forse anche per questo José Mourinho, nel recupero della sfida di domenica all’Olimpico, era particolarmente frustrato e si è lasciato sfuggire qualche parola di troppo contro le decisioni dell’arbitro Aureliano, nello specifico per il mancato fischio quando Lukaku lanciato a rete è stato fermato. Questo è invece un film già visto, perché è il settimo cartellino rosso che lo Special One rimedia da quando è sulla panchina dei giallorossi, ovvero due stagioni e mezzo. La discussione è aperta: è Mou come quel compagno di classe che prendeva sempre la nota a prescindere, o semplicemente ama esagerare, andando sopra le righe con regolarità, buttandola sempre sulla discussione, sulle incomprensioni, sui meriti che non vengono colpevolmente riconosciuti alla sua squadra? Ci sono argomenti a favore dell’una e dell’altra tesi. Mou ha portato la Magica a due finali europee consecutive – un risultato storico – vincendone una e perdendo l’altra immeritatamente. Il suo carisma è la garanzia per la serie incredibile di sold out registrati all’Olimpico. Ma è anche il tecnico che in due campionati non è mai andato oltre il sesto posto, mai mostrando davvero di poter combattere per il titolo. In più occasioni dal suo arrivo nella capitale, il tecnico dei giallorossi ha fatto sapere che la rosa a sua disposizione non è all’altezza di quelle delle più accreditate rivali, e di fatto tranfermarkt.it mette la ‘Magica’ al sesto posto di serie A per il valore complessivo dei giocatori. Ma chi può contare su una coppia più devastante di quella Dybala-Lukaku? C’è poi chi, con squadre inevitabilmente infarcite di giovani come la sua, sta facendo molto meglio: Allegri e Pioli. Domenica, Mou non andrà in panchina per Milan-Roma, ed è la terza volta che ‘salta’ la trasferta a San Siro contro il Diavolo. In un’altra occasione era mancata la sfida in prima linea contro la ‘sua’ Inter. E’ continuo, il “rumore dei nemici” che l’allenatore portoghese sente intorno a sé. Quello più tipico è il fischio (o non fischio) dell’arbitro. Recentemente, la polemica con Massimo Mauro che contestava l’atteggiamento della Roma, non certo la qualità di un tecnico tra i più vincenti della storia del calcio. A lui si chiederebbe solo una gestione più serena della sua avventura nella capitale, visto che nella città eterna è adorato.
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