Roma: Abraham dice sì al Besiktas, 20 milioni ai giallorossi per l'inglese
L'inglese pronto al definitivo addio ai capitolini

Tammy Abraham con la maglia del Milan
Roma 30 giugno 2025 - La corsa contro il tempo della Roma per arrivare a rispettare i paletti imposti dal Fair Play Finanziario potrebbe essere arrivato alla fine, con un epilogo felice per la squadra capitolina, per altro senza sacrifici. Negli scorsi giorni era chiaro come i giallorossi avessero ormai accettato l'idea di poter perdere uno tra le sue pedine più pregiate in questa frazione di mercato. Non di certo l'opzione più auspicabile, ma senza dubbio l'opzione migliore onde evitare nuove sanzioni dalla Uefa. Invece il colpo di scena vero è arrivato nelle ultime ore e in maniera interessante lega una bandiera della Lazio a un esubero romanista, con un filo rosso che lega l'Italia alla Turchia, nello specifico Roma, Bologna e Istanbul.
La Roma e il Besiktas hanno trovato l'accordo per il passaggio di Tammy Abraham in Turchia, dove vestirà la maglia bianconera del Besiktas. A riportarlo è il noto giornalista di calciomercato Fabrizio Romano sul proprio profilo X (ex Twitter). Nei giorni scorsi vi avevamo riportato come i capitolini avessero ricevuto un'offerta di circa 20 milioni di euro da parte dello Zenit di San Pietroburgo, fissando così come un prezzo per il cartellino dell'inglese. La destinazione però non era gradita al giocatore e i suoi agenti hanno sondato altre piste, così come ha fatto Frederic Massara. Questo ha messo il giocatore sul taccuino del club di Istanbul, il quale ha poi accelerato nella tarda serata di ieri per arrivare a ottenere il sì sia del club sia del giocatore.
Serve fare un passo indietro per comprendere anche le motivazioni dietro questa mossa repentina dei turchi e questo si lega con una rivale della Roma e un ritorno in Serie A. Nelle giornate precedenti il Bologna ha fatto grandi passi avanti per riportare in Italia Ciro Immobile. L'ex bandiera della Lazio ha accettato di ridursi in maniera importante l'ingaggio e allo stesso modo la squadra di Istanbul ha accettato di pagare una buonuscita al giocatore, così da permettergli di trasferirsi a parametro zero ai rossoblù. La cessione del bomber italiano lascia così la quarta squadra della scorsa Super Lig turca senza il proprio bomber. La cessione del miglior goleador della storia della Lazio, per ironia della sorte, ha concesso così l'occasione giusta ai giallorossi per cedere il proprio centravanti e incassare simultaneamente la somma che eviterà le sanzioni da parte della Uefa per il Fair Play Finanziario.
L'addio di Abraham: il bilancio della sua esperienza in giallorosso
Non è stato il top player su cui la Roma aveva puntato, ma il percorso di Tammy Abraham in giallorosso è stato tanto sfortunato, quanto repentino nella sua conclusione. L'inglese è arrivato con le stigmate del predestinato: un giocatore dal potenziale immenso tra qualità tecnica e fisico impressionante e la giovane età dalla sua parte. In coppia con Zaniolo nell'attacco di José Mourinho, era chiaro come dovesse essere lui il terminale offensivo della squadra capitolina per il futuro. Reduce già da un infortunio importante alla caviglia quando vestiva la maglia del Chelsea, questo non fermò i capitolini dallo spendere ben 41 milioni di euro, tra i vari bonus, per portare il ragazzo nato a Londra nella capitale.
La sua prima stagione è un fulmine a ciel sereno in senso positivo per il club italiano. Il giocatore si trova bene a livello fisico, gioca con costanza e diventa il primo alfiere offensivo della squadra diretta dallo Special One. Nel suo primo anno in giallorosso è una macchina sia in termini di quantità, sia di qualità. Gioca oltre 4000 minuti tra Serie A, Coppa Italia e Conference League, accumulando un bottino di ben 27 reti (17 in Serie A, 9 in Conference League e 1 in Coppa Italia) e 5 assist. Non segna in finale di Conference League, ma le sue giocate, la sua fisicità sono fondamentali per conquistare la finale di Tirana, mentre i suoi gol hanno segnato il resto del percorso europeo.
La stessa costanza della sua prima stagione non viene però confermata l'anno successivo. Un po' di problemi fisici di minore entità spezzettano la sua stagione, togliendogli tanto in termini di forma. Di fianco a lui brilla la stella di Dybala, mentre in maniera analoga a quanto successo con il Chelsea, sembra soffrire la concorrenza di giocatori come la Joya. I suoi errori sotto porta si moltiplicano e il destino crudele gli rifila un brutto colpo sul finale di stagione. Nella partita che chiude il campionato di Serie A e in generale la stagione dei capitolini l'inglese si rompe il legamento crociato, un infortunio che lo terrà ai box per ben 286 giorni, saltando 40 partite con la Roma e rientrando solo a marzo del 2024.
In quel finale di campionato, vissuto senza più Mourinho in panchina, il giocatore fatica a trovare spazio, complice le rotazioni già acquisite da parte di De Rossi. Così conclude il suo terzo anno con appena una rete segnata. Questo ci riporta a un anno fa, quando con l'arrivo di Dovbyk di fatto si è spinto l'inglese lontano dalla Capitale. L'unico acquirente realmente interessato alla fine è stato il Milan, che ha portato in rossonero con la formula del prestito l'ex Cheslea. Per lui ben 45 partite nell'ultima stagione, dove speso però ha giocato come rincalzo. Sono stati infatti 1757 i minuti da lui giocati con un bilancio tra tutte e quattro le competizioni disputate dai meneghini, condito da 10 reti e 7 assist. Di questi una rete in particolare ha fatto palpitare i tifosi milanisti: quella che è valsa la Supercoppa Italiana in finale contro l'Inter.
Il giocatore ha ancora contratto fino al 2027, ma la sua avventura a Roma è ormai giunta al capolinea. La sua ultima stagione ha dimostrato come possa ancora dire la sua, ma di come al momento non sia più la forza dirompente che Tiago Pinto aveva portato in giallorosso. Ripartirà così dalla Turchia e dalle qualificazioni di Europa League, dove chissà, se dovesse arrivare alla fase a campionato, potrebbe anche incrociare nuovamente la Roma sulla sua via.
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