Roma, Ranieri: "Nostra rincorsa meravigliosa, Champions? Serve un capolavoro e..."
Le parole del tecnico giallorosso alla vigilia della sfida contro l'Hellas Verona

Claudio Ranieri
Roma 18 aprile 2025 - La Pasqua è alle porte, ma questo Venerdì Santo si vive in campo perché il weekend sarà ricco di calcio. Così come nel resto della Serie A, anche a Trigoria il cartello di lavori in corso è ben visibile fuori dal centro tecnico, all'interno invece Claudio Ranieri studia per costruire la Roma migliore in vista del match dell'Olimpico contro l'Hellas Verona. Sfida sulla carta abbordabile, ma che nasconde tante insidie con in palio punti preziosi per la rincorsa Champions League. Proprio di questo oggi Claudio Ranieri ha parlato alla stampa, nella conferenza tenutasi all'interno del centro tecnico Fulvio Bernardini. Ecco le parole allora dell'allenatore romanista alla vigilia della gara contro gli scaligeri.
La prima domanda ha subito toccato il tema della squadra, chiedendo delle condizioni specifiche di Dovbyk ed El Shaarawy. "Hanno fatto oggi allenamento differenziato, stanno entrambi bene, per cui sceglierò come al solito tra stasera e domattina. La partita contro il Verona è difficilissima, loro hanno fatto quadrato a meraviglia. È una squadra che chiude tutti gli spazi e poi parte a mille all'ora. Il terzo gol che hanno fatto nel girone d'andata contro la Roma lo riproporranno 10 volte per cui dobbiamo stare attenti e non farci affogare nella loro ragnatela. Sarà una partita difficilissima e importantissima, vogliamo fare bene e vogliamo i tre punti, però sarà difficile".
Si resta sul tema del gruppo, domandando al tecnico come stiano a livello mentale e fisico i suoi ragazzi. "Sono sincero, quello che hanno fatto i ragazzi è qualcosa di prodigioso. Hanno fatto una rincorsa meravigliosa. Fisicamente la squadra sta bene, ma la forma non è ottimale. Prima vedevate che la squadra giocava uno-due tocchi, si trovavano, cambiavano gioco, si trovavano e facevano tutto con una leggerezza meravigliosa. Ora non lo stiamo facendo, merito anche degli avversari perché contro Lazio o Juventus non è facile, ma la squadra sta lottando. Il gruppo sta facendo il massimo, sta tirando fuori tutto in questo momento delicatissimo e importantissimo per la Roma. Cambiare? Sì, si può cambiare, ma bisogna avere il bilancino del farmacista".
Con la scusa del parlare della squadra, si chiede al tecnico anche se abbia aggiornamenti sul rinnovo di Svilar, aggiungendo come abbia secondo lui non sia un problema questo temporeggiare. "No, non credo. Il ragazzo vuole stare qui, il suo procuratore fa il suo lavoro e noi il nostro. Sono convinto che tutto alla fine si concluderà con soddisfazione reciproca".
Si parla nuovamente di Dovbyk, domandando a Ranieri se l'ucraino creda di più nella squadra. "Le colpe non ci sono in una squadra. C'è sempre un 50 e 50: lui si dovrebbe far vedere di più, ma a volte non gli diamo la palla quando si muove. Quello che gli dico sempre è che oltre il gol ho bisogno della prestazione. Deve lottare, andare a pressare, correre e farsi vedere. Io ancora non sono soddisfatto e credo neanche lui lo sia. Mi deve dare di più".
Sono passato cinque mesi dall'arrivo dell'allenatore romano sulla panchina ed è naturale chiedersi quale sia la direzione per il futuro. "Intanto pensiamo a quest'anno. Noi cerchiamo prima di tutto di risolvere le cose di quest'anno. Quello che ha detto De Rossi un anno fa è vero. Quello che abbiamo fatto da quando sono arrivato, è il massimo che potevamo fare. Abbiamo tanti giocatori giovani che devono crescere. Ovviamente il gap con quelle 4-5 squadre che stanno sopra di noi è notevole. Questo lo vedono tutti, anche quelli che non sanno niente di calcio".
Si torna a parlare di campo quando si chiede a Ranieri se si senta deluso delle marcature dei suoi ragazzi sui calci piazzati. "Sono molto deluso e molto arrabbiato. Dobbiamo lavorare di più, solo con quello si può crescere. A volte ci manca proprio la furbizia, l'essere determinati a non fare entrare l'avversario in area di rigore. È tutta questione di carattere, di allenamento e voglia di non farsi schiacciare. A volte pensiamo di andare a prendere la palla da soli, ma non è così. La palla, se non la prendo io, non la prendi neanche tu avversario. Questo è il mio credo. Ho visto che abbiamo preso 9-10 gol da calcio piazzato e una squadra che vuole far bene, non può permettersi così tante situazioni di questo tipo".
Dal gruppo ai singoli, la domanda successiva riguarda il momento di Pisilli: "Lui ha fatto bene da quando sono venuto. In questo periodo, precedente alle ultime due giornate, è sceso molto di condizione. È normale, già adesso si sta riprendendo e avrà le stesse occasioni dei compagni. Non si è sentito sazio dopo il rinnovo, negli allenamenti dà sempre tutto. Un allenatore però capisce quando le cose gli vengono naturalmente o quando non gli vengono come prima. Un attimino e rivedremo il Pisilli che tutti conosciamo".
Da un singolo a un altro, si domanda anche delle condizioni di Hummels: "Lui non è stato sopravvalutato, è una colonna, un grande giocatore e sono convinto che quando lo metterò dentro, farà la sua prestazione".
L'obiettivo che tutti i tifosi sognano ancora è senza dubbio la Champions League, ma senza dubbio c'è una concorrenza agguerrita e ancora diversi punti da recuperare. Per questo sorge spontanea la domanda per il gruppo se creda o meno in questo obiettivo. "Lei scommetterebbe un euro sulla qualificazione in Champions della Roma? Lo vuole perdere? Siamo onesti, se raggiungiamo la Champions è perché le altre sbragano e noi facciamo un capolavoro. Bisogna essere sinceri anche con i nostri tifosi. Io dico sempre alla squadra di dare il massimo e vedere dove arriveremo. Loro lo stanno facendo. La squadra ha fatto una ripresa incredibile, nonostante quello che gli è successo e non voglio prendermi meriti. Proprio per tutto quello che è successo stanno facendo qualcosa di incredibile. Teniamoci stretti questi ragazzi che stanno lottando con tutta la loro passione e voglia di far bene per la Roma. Chiedo ai tifosi in questo rush finale l'aiuto. Tutto quello che sapremo fare, non dico dipenderà da loro, perché in campo ci andremo noi, ma saranno molto importanti ed è molto importante che capiscano quello che la squadra sta facendo".
Da quello cui crede la squadra a quello che meritano i tifosi, ovvero il meglio secondo Ranieri. "Meritano il massimo. Meritano - afferma l'allenatore - quello che la proprietà vuole raggiungere, ovvero una squadra stabilmente nelle prime quattro-cinque e che punta a vincere il campionato o più campionati. Come dico sempre: Roma non è stata fatta in una notte. Serve pazienza, grande lavoro, aspettiamo che il mercato per noi possa essere più libero e poi cercheremo di tirare le somme. Tireremo su la rete e vedremo che pesce abbiamo preso, se un pesce sughero o una spigola".
Si torna a parlare di campo, domandando al tecnico della crescita di Soulé. "I giocatori hanno capito la mia decisione e la rispettano sul restare in panchina. Soulé sta andando bene. Quando non giocavo vi avevo detto che sarebbe stato il futuro della Roma. Ha tanto talento, è un diamante grezzo e stiamo cercando di sgrezzarlo. Chi arriverà sicuramente farà ancora meglio di me".
L'ultima domanda riguarda già il mercato, domandando al tecnico se un giocatore furbo e scaltro possa essere sul taccuino degli acquisti dei giallorossi. "Assolutamente. Di un giocatore - spiega Ranieri - si vede prima di tutto l'uomo. Se prendi una testa matta, che rovina lo spogliatoio, hai solo speso soldi e non hai concluso niente. Per cui prima vediamo l'uomo e poi andiamo alla ricerca di determinate caratteristiche. A parità di valutazione naturalmente chi è più cattivo, chi è più tenace, più determinato in determinate circostanze, rispetto alle nostre necessità, si sceglie quello là".
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