Roma, Spezia ko con merito anche se all'ultimo secondo

L'analisi dell'ultimo incontro di campionato tra giallorossi e liguri

di FILIPPO MONETTI -
5 giugno 2023
La Roma saluta l'Olimpico dopo la vittoria sullo Spezia

La Roma saluta l'Olimpico dopo la vittoria sullo Spezia

Roma 5 giugno 2023 - Un finale da brividi per chiudere un campionato altalenante, tra picchi elevatissimi e tracolli altrettanto verticali. La Roma si è imposta sullo Spezia all'ultimo respiro grazie al rigore procurato da El Shaarawy e trasformato da Dybala allo scadere dei 90 regolamentari di gioco. Un gol-vittoria che ha permesso alla squadra di Mourinho di completare la rimonta, dopo aver subito il gol dello svantaggio dopo poco più di 5' di gioco, con Nikolau che corregge in rete il tiro impreciso di Bourabia. Ci pensa Zalewski con un cross, che si trasforma in tiro imparabile, dopo la mancata deviazione vincente di Bove

Un match che in sé ha bene o male riassunto la stagione della Roma, tra baratri inquietanti, simboleggiati nel match dai quasi 40' di svantaggio, in un match da vincere ad ogni costo, e picchi incredibili, come il gol vittoria all'89' della Joya. Nel mezzo c'è una squadra capitolina organizzata tatticamente, ma che ieri all'Olimpico, come molto spesso nel resto della stagione, ha peccato di cinismo in zona gol. Un successo che ha permesso di raggiungere l'obiettivo minimo della qualificazione alla prossima Europa League, una volta fallita la possibilità di raggiungere il quarto posto e la finale persa di Budapest. 

Non fatevi ingannare dal tempo necessario per ottenere il successo sullo Spezia, la Roma ha meritato questi tre punti. Le statistiche lo confermano. I giallorossi hanno dominato il dato sul palleggio, registrando il 69% del possesso palla totale contro il 31% degli ospiti. Dato figlio di 448 passaggi portati a termine sui 517 tentati dalla squadra di Mourinho, per un precisione dell'87%. Molto meno consistente invece il fraseggio ligure, che porta a termine appena il 70% dei propri passaggi, realizzandone 163 su 234. Unico dato in parità tra le due squadre è quello sui recuperi effettuati, con 52 palloni strappati agli avversari per parte.

I numeri in attacco tornano ad essere un monologo romanista, con i giallorossi che hanno concluso il doppio delle volte sia dentro, sia fuori dallo specchio 19 tiri totali a 8 e 5 in porta a 2 sono i numeri che premiano i giallorossi. Anche il dato degli expected goals certifica la vittoria romanista. Il conto finale recita 2,28 per i capitolini contro l'1,11 per i liguri. Un bottino che rispecchia perfettamente il risultato di 2-1 conclusivo. Il rigore della Joya fa la differenza proprio come nel risultato, con un valore di 0,76 xG. Unico dato che condanna la squadra di Mourinho è il fatto che le due più grandi occasioni costruite appartengono agli ospiti. Il gol di Nikolau nasce da un tiro da 0,40 xG, mentre Zurkovski spreca il match point, sbagliando un tiro da 0,55 xG. La migliore opportunità romanista è sui piedi di Pellegrini, che fallisce un tiro da 0,39, mentre El Shaarawy nel recupero sbaglia a sua volta un'occasione da 0,38 xG. Non la migliore partita, ma quanto basta per superare una squadra motivata a caccia dell'obiettivo salvezza. Posta in palio elevata e nervosismo elevato come da pronostico. Infatti non sorprendono i 14 falli romanisti, che portano a 2 ammonizioni, e i 17 falli spezzini che si traducono in addirittura 8 cartellini gialli e uno rosso dovuto all'espulsione per Amian

Infortunio Abraham: l'inglese preoccupa i giallorossi, lungo stop in vista?

Una delle note più amare dell'incontro è stato senza dubbio il capitolo riguardante gli attaccanti. Oltre a un Belotti che ha chiuso un campionato da 31 presenze e una casella vuota sotto la voce gol, nemmeno Abraham ha brillato come lo scorso anno. La nota dolente però riguarda proprio l'inglese e non fa riferimento alle sue prestazioni in campo. Il britannico nel match contro lo Spezia è subentrato proprio al gallo dopo l'ennesima prestazione di sacrificio che però non ha portato gioie in zona realizzativa. L'inglese si è battuto a più riprese con i difensori avversari, aiutando spesso ad alzare il baricentro della squadra e ad impostare l'azione offensiva.

Abraham è però dovuto uscire dal campo all'82', dopo appena 18 minuti in campo. Il motivo è stato un contrasto regolare con Ampadu, su cui però il bomber giallorosso ha avuto la peggio. Nel ricadere infatti l'attaccante ha iperesteso in maniera innaturale il ginocchio sinistro. Il giocatore ha ravvisato fin da subito l'infortunio, volando per terra e contorcendosi dal dolore. Non è stato fatto nemmeno un tentativo per la sua permanenza in campo, ma anzi è stato aiutato ad uscire dallo staff sanitario dello stadio, che lo ha accompagnato negli spogliatoi con la vettura medica. La diagnosi di oggi fa ora temere il peggio per il club romanista: lesione del legamento crociato del ginocchio sinistro, con il giocatore che dovrà essere sottoposto ad un intervento chirurgico. Le previsioni più pessimistiche parlando di tempi di recupero di circa 9 mesi per l'ex Chelsea, che resterebbe fuori dai giochi fino a marzo 2024.

Rinnovi: Smalling fino al 2025, El Shaarawy ancora in forse

Finito il campionato, a Trigoria non c'è tempo per riposare. Il capitolo rinnovi tiene banco in casa Roma, da quello del tecnico Mourinho a quello dei suoi giocatori, tra i primi nomi da voler mantenere in giallorosso c'è sicuramente quello di Chris Smalling. L'inglese è stato uno dei pilastri di questa squadra e sta vivendo alle rive del Tevere una seconda giovinezza. Oggi all'età di 34 anni ha trovato con i capitolini la continuità di rendimento che forse gli è mancata per fare in precedenza il definitivo salto di qualità. Quest'anno è arrivato quinto per minuti giocati in maglia romanista e dopo tante settimane di parole, il suo rinnovo appare ormai come cosa fatta. Nelle scorse settimana era trapelato come l'accordo tra le parti fosse ormai arrivato e sabato 3 giugno l'agente del giocatore era a Trigoria per la fumata bianca definitiva. Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare il rinnovo che legherà il centrale inglese al club della Lupa fino al 2025.

Molto diverso invece il discorso per Stefan El Shaarawy. Partito da gregario, praticamente al margine del progetto, il faraone ha saputo ritagliarsi minuti e spazio, fino a diventare uno dei protagonisti inattesi di questa stagione. Il suo bottino di 7 gol in Serie A e 2 in Europa League, con un lavoro molto meno offensivo del solito ha contribuito non poco ai successi romanisti. Un atteggiamento sempre positivo e mai una parola di malumore, due punti che hanno fatto particolarmente a società e allenatore. Il suo contratto scadrà il prossimo 30 giugno e tutte le parti in causa vogliono fare in modo che il matrimonio continui. L'unico ostacolo al momento è rappresentato dall'ingaggio del giocatore. El Shaarawy percepisce circa 3,5 milioni netti a stagioni e solo con una riduzione potrebbe rimanere ancora vestito di giallorosso. Il giocatore sembra al momento disposto a fare questo posto, ma non è da escludere che possa cedere alle lusinghe di altri club, sia in Serie A, sia all'estero. La partita si giocherà nei prossimi giorni.

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