Roma, gioco tra le linee e controllo del ritmo: i segreti dietro la vittoria
L'analisi del successo in trasferta dei capitolini, che domenica hanno vinto sul Parma

Alexis Saelemaekers (Roma) ed Emanuele Valeri (Parma)
Roma 18 febbraio 2025 - Gli episodi hanno favorito i giallorossi, ma non per questo si è trattato di una vittoria facile. La Roma supera in trasferta il Parma e vince la terza gara consecutiva lontano dall'Olimpico, con uno 0-1 un pizzico bugiardo per quello che si è visto in campo.
Due fiammate di Soulé regalano prima la superiorità numerica alla squadra di Ranieri per il rosso del giovane Leoni, poi sugli sviluppi della stessa punizione l'argentino pennella perfettamente sotto l'incrocio dei pali realizzando la rete che vale i tre punti al Tardini. Il successo permette di restare in scia alla zona Europa, mettendo ulteriore pressione alle rivali.
Turnover in campo
Per la partita Ranieri applica un piccolo turnover in attesa anche del turno di ritorno di Europa League. Davanti a Svilar c'è Çelik con Mancini e N'Dicka. Debutto a sinistra per Salah-Eddine, con il terzetto Gourna-Douath, Paredes e Koné a centrocampo. In avanti spazio alla coppia d'attacco Soulé e Shomurodov. Dall'altra parte Pecchia si affida al tridente Man, Bonny e Cancellieri, mentre Bernabé detta i tempi in mediana. In difesa Vogliacco e Leoni sono i centrali davanti a Suzuki, con Delprato e Valeri sulle corsie.
Parma, gioco difensivo
La squadra emiliana applica subito uno stile di gioco molto difensivo: pressing limitato e l'obiettivo di precludere le zone di campo profonde ai giallorossi. La difesa ducale va a togliere respiro tra le linee alla Roma, mentre i giallorossi, scelgono di mettere Gourna-Douath a uomo su Bernabé, cercando poi di andare a contenere le eventuali ripartenze lunghe della squadra di Pecchia. La difesa imposta dai parmensi funziona bene nella prima parte di gara. Soulé fatica a trovare i propri spazi sulla trequarti, mentre Shomurodov è spesso molto isolato quando i capitolini provano l'attacco diretto. Il Parma invece fa di quest'ultimo tipo di attacco il suo stile di gioco. Le ripartenze dei ducali sanno fare male, ma in qualche modo i capitolini contengono bene le loro sortite, prima del cartellino rosso che cambia completamente gli equilibri in campo.
Le due giocate di Soulé cambiano risultato e valori in campo, costringendo Pecchia ad alterare la sua squadra in un 4-3-2, sacrificando Man per Balogh. Ranieri si affida invece al palleggio per gestire la gara e mettere in ghiaccio il vantaggio. Salah-Eddine arriva a pochi millimetri dal raddoppio che chiuderebbe la partita, ma di fatto Svilar rischia ben poco durante tutta la gara.
La carta vincente della Roma
Alla fine, questa gestione del ritmo si rivela la carta vincente per il successo romanista. I numeri dell'incontro rispecchiano chiaramente una superiorità numerica durata un'ora, mettendo in evidenza anche la disparità di occasioni create. La Roma mantiene il possesso per il 72% del tempo, realizzando la bellezza di 653 passaggi (93% di precisione), mentre nel restante 28% del tempo, il Parma completa comunque il considerevole numero di 202 fraseggi (74% di precisione).
In termini di tentativi i giallorossi collaborano per 16 tentativi totali, di cui 4 nello specchio della porta, mentre i ducali si fermano a 5 complessivi, di cui 1 nello specchio. Alla voce expected goals si capisce quanto poco abbia rischiato in difesa la squadra ospite, con il Parma fermo a 0,29 xG, mentre la Roma combina per 1,41 xG, perfettamente dimostrando di aver meritato il successo finale.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su