Sassuolo, solo pari col Bari. Ma c’è l’allungo
I neroverdi non vanno oltre l’1-1 (gol di Volpato). Il Pisa però perde al Picco: +9 sui toscani, mentre i liguri riducono a 12 i punti di distacco

Il Sassuolo non va oltre il pari, ma allunga in classifica (Fotofiocchi)
Reggio Emilia, 9 marzo 2025 – Un punto guadagnato sul Pisa, due persi sullo Spezia (al Picco finisce 3-2). Cominciamo da qui, ovvero dal pareggio – il secondo casalingo stagionale – sul quale il Bari ferma la capolista, consegnandola ad una classifica che luccica comunque. E, diciamolo, ad un risultato un tantino a sorpresa, e non tanto perché i pugliesi non fossero avversari temuti alla vigilia, quanto perché 11 vittorie interne casalinghe sembravano poter mettere i neroverdi in condizione di fare il bello e il cattivo tempo anche ieri.
Invece fa tutto bene il Bari di Longo, mentre il Sassuolo conferma la regola aurea che è più facile sorprendere (una settimana fa la loro miglior partita stagionale, contro il Pisa) che confermarsi. Grosso sceglie lo stesso undici di una settimana fa, ma la differenza, rispetto a Sassuolo-Pisa, c’è e si vede. Fa possesso, la squadra di Grosso, e fraseggia, ma non trova mai la profondità.
Compatti i biancorossi e ben stretti dentro un 3-5-2 che Longo sceglie di tenere ben abbottonato soprattutto in avvio, e poi comincia però a ripartire con una certa, e allarmante, frequenza. Cercano Moldovan, i pugliesi, con un tiro cross di Mantovani e un colpo di testa di Simic sul quale il portiere neroverde se la cava e se i due episodi sembrano poter suggerire la necessità di cambiare marcia ad un Sassuolo un tantino monocorde, a cambiare marcia è invece il Bari, che trova il gol. Come all’andata, una vita fa, Kevin Lasagna a miracolare gli uomini di Longo: prima conclusione respinta da Romagna, seconda a bersaglio. Il Sassuolo, che non si trovava in svantaggio da un mese e mezzo (Spezia-Sassuolo, alla gara del Picco risaliva anche l’ultimo ‘graffio’ alla porta neroverde) si trova così a recitare un ruolo non del tutto suo. Urge cambio d’abito, allora, ed ecco Volpato e Verdi per un 4-2-3-1 a trazione anteriore che monopolizza l’avvio di ripresa stringendo il Bari nella sua area e togliendo ai pugliesi, che tuttavia restano in partita. Ma non trova la porta di Radunovic, il Sassuolo, insidiata solo in ipotesi, inducendo Grosso ad alzare gli esterni difensivi e ad inserire Pierini e Mulattieri.
Neroverdi d’assalto, insomma: Lovato sfiora il pari di testa, e più in generale il forcing neroverde aumenta in convinzione e ed in pericolosità con il passare dei minuti. Il Bari, fin lì perfetto anche nella gestione del vantaggio, cede metri e nelle pieghe di un finale di gara non privo di scossoni si inserisce Volpato, che ‘griffa’ l’uno a uno. Non basta, al Sassuolo, il punto: la squadra di Grosso tenta di perfezionare la rimonta, ma alla fine deve accontentarsi, anche perché Radunovic si supera per Mulattieri e la possibilità di avvantaggiarsi dell’uomo in più nel finale sfuma quando Dionisi, che aveva espulso Tripaldelli, rivede la sua decisione ammonendo il laterale barese e dando modo ai pugliesi di reggere e chiudere sull’uno a uno. Come peraltro, ammettiamolo, meritavano.
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