Castillejo dove lo metto? Ecco le soluzioni possibili
Sassuolo, mister Dionisi sta valutando le opzioni per valorizzare lo spagnolo. Il suo ruolo naturale sarebbe ala destra, ma ha giocato anche sull’altra fascia .

Buona la prima? Non proprio, ma non per colpa sua. Colpa, più che si Samu Castillejo, che sabato pomeriggio ha giocato i suoi primi minuti di gara con la maglia neroverde addosso, dello sbiadito Sassuolo che si è consegnato alla Feralpi Salò contrariando Alessio Dionisi più di quanto il tecnico abbia lasciato intendere a fine gara.
Ma sul fatto che Catillejo fosse il più atteso, dentro il sabato del Ricci, nessun dubbio, anche perché si trattava di capire cosa gli chiederà da qui in avanti il tecnico neroverde, che ne ha salutato l’arrivo con soddisfazione e ne sta guidando l’inserimento nello schema offensivo del Sassuolo. Avvantaggiandosi, ovviamente, sia delle qualità di Castillejo che della sua duttilità: esterno destro offensivo il ruolo ‘naturale’ dello spagnolo, che tuttavia è una sorta di jolly offensivo in grado di coprire più ruoli.
Un po’ alla Defrel, per capirsi, anche se lo spagnolo è più tecnico e meno ‘esplosivo’ del francese: in carriera, del resto, Castllejo ha giocato 305 gare, e se poco meno della metà le ha giocate da ‘ala destra’ (147, con 13 gol all’attivo), moltissime altre (101, con 10 gol) le gare giocate a sinistra, trovandosi a ricoprire anche il ruolo di trequartista (in 10 occasioni), centrocampista (8) e giocando addirittura, ma solo 5 volte, da prima punta.
Ovvio Dionisi stia cercando di capre come ‘incastrarlo’ al meglio dentro gli automatismi di una squadra ancora in evoluzione, altrettanto ovvio che qualche idea, da tenere come punto fermo, il tecnico ce l’abbia.
"Non è arrivato come vice Berardi", la prima. "La sua posizione naturale è la stessa di Domenico, ma credo possano giocare insieme", la seconda. "Dobbiamo lavorarci", la terza. Facile prevedere non smetterà, appunto, di lavorarci, l’allenatore del Sassuolo, soprattutto in vista della gara di Frosinone che con tutta probabilità lo vedrà fare ancora a meno di Defrel e tanto Bajrami quanto Volpato, ovvero i due possibili trequartisti di un altrettanto possibile 4-2-3-1, rientrano dalle nazionali di appartenenza.
Nazionali che invece ‘preservano’ Domenico Berardi: Spalletti, per far fronte al forfait di Politano, ha infatti chiamato Orsolini e non l’attaccante neroverde, già bypassato in occasione delle convocazioni dello scorso primo settembre.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su