Dentro la crisi neroverde. Con la Salernitana è decisiva
Sono numeri allarmanti quelli che emergono dopo il ko rimediato a Torino. Da fine settembre perse sei posizioni in classifica e l’attacco si è fermato.

Dentro la crisi neroverde. Con la Salernitana è decisiva
di Stefano Fogliani
SASSUOLO
Adesso che la sconfitta di Torino – la sesta in 11 gare, più sconfitte del Sassuolo le hanno ammucchiate solo Verona, Salernitana ed Empoli – ha riportato il Sassuolo alla media, fisiologica, di un punto a gara vale la pena cominciare a fare due conti. E, in attesa della Salernitana, aprire la crisi, dando anche conto di quanto aspetta, già venerdì, i neroverdi, ovvero lo scontro diretto – perché di questo si tratta – contro la Salernitana.
Il piano neroverde, da fine settembre ad oggi, si è pericolosamente inclinato: 5 gare, 2 punti, 3 gol fatti, e soprattutto sei posizioni di classifica perse. Quindicesimi, a soli 3 punti dalla zona che scotta, i neroverdi che da qui a fine mese incrociano la Salernitana (ultima) e l’Empoli (penultimo) non si può dire se la passino granchè bene. Rispetto al Sassuolo di agostosettembre, quello di ottobrenovembre si è latteralmente ‘piantato’. La media punti è passata da 1,5 a gara a meno di mezzo, la media dei gol fatti da quasi 2 a partita al meno di mezzo gol a gara di quest’ultimo scorcio di stagione e, va da sé, l’unico dato con il segno più davanti è quello dei gol subiti. Erano 12 dopo 6 giornate (2 a gara) e oggi sono 19, a dire che il Sassuolo di quest’ultimo periodo subirà anche meno, ma il fatto che non segni più non ‘compensa’ il ‘miglioramento’.
Un problema in più per Dionisi, che nel mettere mano alla coperta cortissima che ha fin qua avvolto – si fa per dire – i suoi, non saprà, crediamo, da che parte cominciare. Dall’attacco che non segna più, con ultimo gol su azione di un attaccante datato 27 settembre? Da una mediana che non copre a dovere, paga dazio ad assenze che pesano – Henrique su tutte, e chissà se torna venerdi, il brasiliano – e ad equilibri insolitamente precari? O da una difesa che prende gol da 19 gare consecutive – praticamente un girone di campionato – e a Torino ha eguagliato la peggior striscia della storia neroverde, nonché il secondo peggior dato di sempre a livello di serie A, con primato saldamente in mano del Livorno, che gol lo prese per 27 gare di fila? Sceglierà il mister, cui il lavoro non manca anche nel cercare di recuperare giocatori la cui gestione – quel Mulattieri in campo al 3’ di recupero… - va facendosi un tantino complicata anche a livello mentale e motivazionale.
Il lavoro, da qui alla rifinitura di domani, ai neroverdi non si può dire manchi, e in più si tratta di metterlo a frutto venerdi, quando i neroverdi si trovando davanti al primo vero bivio della stagione.
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