Disastro Sassuolo in cinque minuti da incubo. L’acrobazia dell’ex Pavoletti fa malissimo

A Cagliari vantaggio immediato con Erlic, poi una ripresa beffarda: rosso a Tressoldi, gol annullato per centimetri e rimonta nel recupero

di STEFANO FOGLIANI -
12 dicembre 2023
Disastro Sassuolo in cinque minuti da incubo. L’acrobazia dell’ex Pavoletti fa malissimo

Disastro Sassuolo in cinque minuti da incubo. L’acrobazia dell’ex Pavoletti fa malissimo

Si butta via nel recupero, il Sassuolo, che a Cagliari regge fino al recupero con un uomo in meno dall’ora di gioco ma poi si piega alla rete di Pavoletti che lo condanna. Classifica scivolosa, edesso, per i neroverdi, che pure avevano retto fino al recupero fatale, che porta il Cagliari prima al pari e poi ad un sorpasso che punisce i neroverdi oltre i loro demeriti.

Ma li punisce, e a questo si sta, dopo 100’ di corrida che crocifiggono il Sassuolo, che pure ci aveva messo 7’, ad andare in vantaggio. Non senza confermare, tuttavia, le note difficoltà a trovarla, la rete. Prima che Erlic porti avanti la squadra di Dionisi, infatti, ad un passo dallo sbloccare ci vanno Henrique e Vina, che esaltano Scuffet a dire che, al netto dell’acuto, per il Sassuolo non sarà serata facile. Lo si sapeva, d’altra parte, da dopo un avvio tutto neroverde la previsione prende forma compiuta e stringe i neroverdi nella loro metà campo. Bassi, forse non intimiditi ma timidi, i neroverdi, che al Cagliari concedono la chance del pari – Consigli sbroglia al 20’ su Prati – e se replicano con un tracciante di Pinamonti fuori di un amen a al 25’ in generale vanno abbassandosi. Merito del Cagliari? Demeriti del Sassuolo? Questione di lana caprina, anche perché la gara che scivola via vede il Cagliari, volenteroso ma impreciso, che sbuffa ma non trova sbocchi offensivi oltre una linea neroverde che regge.

E il Sassuolo che non riesce mai a mettere quelle ali (Castillejo e soprattutto Laurientè) dalle quali ti aspetteresti altro. Da loro, invece, il Sassuolo ha poco, e poco ha da Thorsvedt, depotenziato in avvio da una legnata di Sulemana che gli guasta il sorriso (secondo indiscrezioni avrebbe perso due incisivi), e così quello che resta ai neroverdi è gestire, difendere e, se si può, ripartire.

Se si può, appunto: Ranieri, che qualcosa aveva cambiato nell’assetto una volta sotto, altro cambia nella ripresa, alzando gli esterni e spedendo Nandez, fin lì timido, ben dentro la metà campo neroverde. Ne ottiene, sir Claudio, gara un tantino più convinta da parte dei rossoblu, spinti dai 15mila della loro ‘Arena’, e all’ora di gioco passa al 4-2-4 con Pavoletti e Luvumbo. Cagliari a trazione anteriore, e Sassuolo che si ‘perde’ subito, visto che Tressoldi esagera, si prende il secondo giallo e lascia i neroverdi in 10, dando altra spinta alla squadra di casa. Che assalta, e la butta in gazzarra: cadono nell’ordine Vina (che esce) e poi Erlic, Pinamonti e Thorstvedt, che si rialzano. L’inferiorità numerica penalizza i neroverdi, ogni pallone pesa quintali, il 5-4-1 neroverde da’ spazio ai sardi. Che se lo prendono al 94’, subito dopo che un fuorigioco millimetrico aveva annullato il raddoppio di Bajrami, pareggiando con Lapadula, e poi scappano con l’ex Pavoletti al 99’, grazie ad una rovesciata d’antan.

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