Fabio Grosso e il ritorno del Sassuolo in Serie A: un successo storico

Fabio Grosso guida il Sassuolo alla promozione in Serie A, superando le difficoltà e ottenendo risultati straordinari.

di STEFANO FOGLIANI
18 maggio 2025
Mister Fabio Grosso venerdì sera in piazza Garibaldi a Sassuolo (foto Bassoli)

Mister Fabio Grosso venerdì sera in piazza Garibaldi a Sassuolo (foto Bassoli)

Venerdi sera è salito sul palco per ultimo, dopo dirigenti e giocatori, quasi che il protocollo avesse tenuto per lui l’ultimo applauso, quello che ha di fatto decretato la fine della stagione neroverde. Comunque storica, complice l’immediato ritorno in serie A, anche per merito suo. "Uno dei principali artefici del nostro successo", ha detto di lui Giovanni Canrevali, che inisieme a Francesco Palmieri scelse subito, il giorno dopo la retrocessione della stagione scorsa, Fabio Grosso.

Domani ricorre il primo anniversario di quella giornata che sembrava stesse per ammazzare il progetto neroverde, e invece ben altri orizzonti si spalancano, già oggi, davanti ad un club che ha puntato, oltre che sul gruppo giusto, anche sul tecnico giusto. Vero che la B l’aveva già vinta, Fabio Grosso, ma nel calcio uno più uno non fa sempre due ed ecco allora che dove finiscono i meriti di società e giocatori cominciano quelli del mister. Che si è calato subito in una realtà come quella neroverde ("atipica ma bella", l’ha definita), mettendo mano ad un gruppo sovradimensionato e piegandone gli umori verso un obiettivo oggi quasi rivendicato. L’obiettivo era la Serie A, ma un conto è fissarlo, un altro raggiungerlo, e con cinque turni di anticipo sulla scorta di numeri che hanno ‘ammazzato’ la stagione. Il tecnico è passato attraverso un inizio così così, ha rimotivato giocatori come Laurientè e Thorstvedt, ha assecondato il rientro e la crescita di Berardi ("brava la società a trattenerli: tra tanti ragazzi bravi – ha detto – loro erano il nostro fiore all’occhiello") e più in generale di un gruppo parecchio eterogeneo, ottenendo il massimo anche da seconde linee (21 gol dai subentrati) che seconde linee Grosso non ha mai considerato perché, parole sue, "chi gioca dall’inizio la partita la piega, chi subentra può spezzarla".

In piazza si è giustamente goduto il traguardo: "Dopo un’annata difficile e faticosa, abbiamo raggiunto un obiettivo grandissimo", ha detto il tecnico neroverde, rispetto alla cui conferma i dubbi erano già stati sciolti dalle dichiarazioni rese sia da lui stesso che da Giovanni carnevali non più tardi di un mese. Quindi? Quindi si guarda avanti, "perché in qualsiasi percorso che fai non puoi prescindere dall’affrontare le difficoltà". Quelle che gli si sono parate davanti da luglio scorso ad oggi sono in archivio, adesso ne arrivano altre, ma Grosso è consapevole che "andremo ad affrontare un campionato difficilissimo: dobbiamo strutturarci per essere pronti". Carnevali e Palmieri, sul palco a poca distanza dal tecnico neroverde, avranno prevedibilmente preso nota.

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