Fabio Grosso: Nuovo Inizio con il Sassuolo in Serie A
Fabio Grosso inizia la stagione di Serie A con il Sassuolo, cercando di sfruttare la continuità per ottenere la salvezza.

Fabio Grosso ha allenato in A solamente per 3 partite, col Brescia, nel 2019
Non è un debuttante, il Fabio Grosso che si affaccia alla serie A, ma quasi. Nel senso che il tecnico del Sassuolo, nella massima serie, ha all’attivo appena tre panchine, tra il novembre e il dicembre del 2019. Venne chiamato dal Brescia al posto di Eugenio Corini, ma nel giro di tre gare – tre sconfitte subite – venne esonerato in favore del suo predecessore. A dire che si tratta della prima volta, in carriera, che Grosso comincia la stagione nella massima serie dall’inizio, ma anche a suggerire come, visto il tourbillon delle venti panchine cui stanno lavorando le dirigenze della massima serie, cominciare dall’inizio, e da una squadra, un gruppo e un ambiente che conosce potrebbe rappresentare un vantaggio nei confronti di altri colleghi che la loro avventura la cominciano da una squadra e da un ambiente nuovo.
Le panchine confermate rispetto alla stagione scorsa, in A, oggi sono giusto un terzo del totale, ovvero il Bologna (Italiano), il Como e il Genoa (Fabregas e Vieira), il Verona di Zanetti, il Napoli di Conte e l’Udinese di Runajc, oltre al Sassuolo. Riflettono Juventus e Cremonese, studiano un futuro possibile il Pisa, il Cagliari, il Lecce, la Fiorentina e anche il Parma, mentre hanno cambiato Inter e Milan, ma anche Torino e Lazio, Roma e Atalanta. Curiosamente, (quasi) tutti i tecnici ad oggi confermati ufficialmente – unica eccezione Vieira, arrivato in rossoblù a novembre – cominciano la seconda stagione su una panchina dalla quale avevano cominciato la prima, e la circostanza, immaginiamo, qualche peso avrà. Nel senso che se partire dall’inizio, vuole il luogo comune, rappresenti un vantaggio, arrivare da una stagione già disputata con un gruppo di lavoro ne garantisce altri. In termini di conoscenza di strutture e ambienti, di rapporti con la dirigenza e con la piazza, oltre che con la proprietà dei club e se, inevitabilmente, parecchio nel prossimo Sassuolo è destinato a cambiare (l’obiettivo resta comunque, come da precisazione di Carnevali affidata ieri ad un’intervista, "la salvezza") avere messo per tempo un punto fermo come Fabio Grosso tra il Sassuolo e l’immediato futuro dei neroverdi qualcosa in più, in termini di amalgama e di dialettica interna magari garantisce.
Mica è detto basti, ovviamente, ma se molte delle fortune delle società passano (anche) da una programmazione ‘messa avanti’ per tempo è lecito pensare che a Sassuolo, dove la A l’avevano in tasca da tempo, i programmi, Carnevali, Palmieri e Grosso, li abbiano già elaborati, almeno di massima. Per darvi corso in modo compiuto, a due mesi e mezzo dall’inizio del campionato, il tempo non manca.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su