Grosso predica ancora calma: "Punti pesanti, ma pensiamo al Bari"

L’allenatore evita pericolose corse in avanti: "Non ha senso parlare di qualcosa che ancora non c’è"

di LORENZO LONGHI
2 marzo 2025
La gioia liberatoria di Romagna, accanto a lui. Toljan (fotofiocchi)

La gioia liberatoria di Romagna, accanto a lui. Toljan (fotofiocchi)

di Lorenzo Longhi REGGIO EMILIA Non vuole e non può dirlo, Fabio Grosso, ma tra il Sassuolo e la Serie A, ormai, è questione davvero di poco. Trenta sono i punti ancora a disposizione di qui a fine campionato, e il vantaggio dei neroverdi è di 14 lunghezze sulla terza, ma l’allenatore stoppa ogni discorso: "Questa è una vittoria pesante, ma non ha senso pensare a qualcosa che ancora non c’è. Ora avremo un paio di giorni di riposo, poi ci buttiamo nel campionato per affrontare la partita con il Bari e dare con essa ulteriore valore a quella di oggi, perché sarà una prova di maturità". Lo sarà senz’altro, intanto però ci sono aspetti che Grosso stesso vuole sottolineare, e sono tutti positivi: "Sinora non eravamo mai riusciti a vincere contro le squadre che stavano immediatamente dietro di noi in classifica e abbiamo sfatato questo aspetto, meritando un risultato che, per quanto visto nel primo tempo, ci stava anche stretto, poi siamo stati bravi alla fine, tenendo bene il campo sul loro ritorno quando hanno messo in campo diversi giocatori offensivi e abbiamo mantenuto ancora la porta inviolata. Abbiamo fatto una grande partita, ogni tanto è bello anche riconoscerlo e dirselo. Siamo entrati in campo con determinazione e siamo stati tosti, solidi ed efficaci. Inzaghi dice che il Pisa avrebbe meritato il pari? Sorvolo, siamo amici...", chiude il tecnico con un sorriso. Il distacco in classifica, intanto, a dieci giornate dal termine, sono impressionanti: 8 punti sul Pisa e 14 sullo Spezia, che peraltro domenica si affronteranno al Picco mentre, al Mapei, il Sassuolo ospiterà il Bari e, con una eventuale vittoria, aumenterebbe il divario almeno su una delle due, se non su entrambe, e così quello che, quando la stagione sarà finita, potrà essere ricordato come il gol dell’allungo determinante, l’ha segnato Luca Moro, al quinto gol in 16 partite di campionato, appena 6 delle quali cominciate nella formazione titolare: "Lì per lì non ho pensato all’importanza del gol, ma sappiamo quanto contasse la partita e siamo tutti molto contenti. Qui il livello di qualità richiesto è molto alto e tutti coloro che sono stati chiamati in causa in corsa hanno dato il loro contributo, perché è questo che bisogna fare". L’esultanza finale di tutta la squadra è stata particolarmente intensa, quasi che la partita di Pisa, il 26 dicembre, fosse una ferita ancora aperta: "Anche all’andata eravamo prima contro seconda, forse l’abbiamo presa sottogamba, hanno vinto e festeggiato loro e questo ci ha fatto rodere. Dovevamo affrontare la partita proprio in questa maniera".

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