Grosso "Testa bassa e pedalare"

Il mister neroverde non vuole cali di tensione dopo la fondamentale vittoria contro Inzaghi: "Restiamo concentrati"

di STEFANO FOGLIANI
9 marzo 2025
La soddisfazione di mister Fabio Grosso dopo il successo sul Pisa (fiocchi)

La soddisfazione di mister Fabio Grosso dopo il successo sul Pisa (fiocchi)

Se è vero che, come vuole il luogo comune, è più facile sorprendere che confermarsi, la partita di oggi per il Sassuolo è difficilissima. Schiantando il Pisa, una settimana fa, i neroverdi hanno firmato un capolavoro che vale, classifica alla mano, qualcosa di più di un’ipoteca sulla promozione in A, ma oggi contro il Bari, atteso al Mapei Stadium, si tratta di fare di più. E meglio.

"È diverso il contesto e sarà diverso, rispetto alla gara contro il Pisa, il contorno, ma quello che non mi aspetto sia diverso è il nostro voler fare bene, e dare continuità a quanto fatto". Più facile a dirsi che a farsi, visto che l’attesa che circonda la gara di oggi non è quella del big match di una settimana fa, ma i punti in palio sono sempre tre, ed il loro peso specifico è amplificato dallo Spezia-Pisa che si gioca in contemporanea con la gara del Mapei Stadium, e Fabio Grosso ci mette pochissimo a fare uno più uno. "Quello che succede al Picco lo lasciamo al Picco, anche se sappiamo bene che è una gara importante anche per noi. Ma il Sassuolo – dice – resta concentrato soprattutto su se stesso, su quello che sa di dover fare e sulla necessità di riempire, anche contro il Bari, il match con le qualità che lo hanno portato fin qua". E ancora, sul cammino dei neroverdi: "Stiamo facendo qualcosa di bello, vogliamo diventi qualcosa di strepitoso, e per quello manca ancora qualcosa, quindi – la chiosa, in perfetto Grosso-style – testa bassa e pedalare, senza guardare troppo in là e troppo oltre il difficile match che ci aspetta".

Già: tra i neroverdi e quel che potrebbe essere ci sarebbe il Bari, e non è un dettaglio: Grosso è un ex – lo guidò al sesto posto della serie B nel 2017/18, ma la sua stagione in biancorosso non fu priva di intoppi – e sa bene come il lignaggio (e lo spessore) dei pugliesi ne faccia un avversario temibile a prescindere. L’andata, giocatasi a fine agosto, fu un 1-1 condizionato soprattutto dall’inferiorità numerica cui l’espulsione di Lovato condannò il Sassuolo già prima dell’intervallo, non conta, però.

"Né noi né loro eravamo le squadre che siamo oggi. Ma le insidie che ci attendono le conosciamo bene, le abbiamo studiate e siamo pronti: starà a noi affrontarle nel miglior modo possibile", dice l’allenatore del Sassuolo, prima di ‘nascondere’, come di consueto l’undici che manderà in campo dietro a formula che altre vigilie hanno già collaudato, e non senza seguito di successi. Non ci sono, come previsto, Thorsvedt e Skjellerup, la staffetta tra Moro e Mulattieri è qualcosa di più di una certezza, come quella tra Pierini e Laurientè e quella tra Ghion e Obiang. "Ho ampia facoltà di scelta, soprattutto in attacco. Le scelte? Ci sto ragionando, ma – aggiunge Grosso – per il tipo di gara che ci aspetta conterà tanto chi va in campo da subito quanto chi subentrerà a partita in corso".

Continua a leggere tutte le notizie di sport su