Juve Stabia terzo indizio. Un Sassuolo che sa reagire

Come successo nelle due precedenti occasioni i neroverdi vincono dopo un ko. La capolista si è dimostrata mentalmente sul pezzo nonostante le pesanti assenze.

di STEFANO FOGLIANI
3 febbraio 2025
Come successo nelle due precedenti occasioni i neroverdi vincono dopo un ko. La capolista si è dimostrata mentalmente sul pezzo nonostante le pesanti assenze.

Come successo nelle due precedenti occasioni i neroverdi vincono dopo un ko. La capolista si è dimostrata mentalmente sul pezzo nonostante le pesanti assenze.

di Stefano FoglianiSASSUOLORipartire era un obbligo, e il Sassuolo non si è sottratto all’obbligo medesimo, scacciando i fantsami che lo stop del ‘Picco’ aveva fatto volteggiare sul Mapei Football Center. In coda al – comunque sofferto – successo sulla Juve Stabia (foto), più che il clean sheet ritrovato, che pure conta, è questo il dato saliente con il quale la capolista in neroverde manda in archivio la giornata numero 24. Perché quando non sei abituato a perdere, fare i conti con la sconfitta diventa inevitabilmente più difficile, e tra le possibilità di rialzarsi immediatamente e riuscire a farlo ci sono un sacco di insidie che non ti aspetti, anche dal punto di vista della ‘testa’. Insidie sempre schivate, invece, fin qua, dal Sassuolo, che questa volta come altre – non tantissime, in realtà: la squadra di Grosso di partite ne ha perse tre, ovvero una su 8 giocate – ha fatto quanto serviva. Con prova, ammettiamolo, non solidissima, ma abbastanza cinica e a suo modo sicura da consolidare una classifica che ha ancora da dire molto, ma oggi regala certezze importanti ai neroverdi. Tra queste, appunto, quella di essere in grado di reagire a quello che va storto: successe ad agosto, dopo che la Cremonese strapazzò i neroverdi a domicilio, è successo di nuovo a fine anno, dopo la sconfitta di Pisa, e il terzo indizio la capolista di Fabio Grosso lo ha fornito sabato pomeriggio, lanciando agli inseguitori un messaggio che suona più o meno come ‘il Sassuolo a volte perde, ma non si perde’. Una bella iniezione di fiducia, la pronta ripartenza, soprattutto considerato il momento, non brillantissimo, dei neroverdi, e aggiunto che contro la Juve Stabia le assenze di Romagna, Thorstvedt e Pierini hanno inevitabilmente depotenziato un organico che resta extralusso ma quando mancano i big, almeno a livello di gioco, non può non pagare dazio. Il 2-0 rifilato ai campani, insomma, certifica la statura, anche mentale, della capolista, ed è un’ipoteca, precedenti alla mano, su quanto verrà, o potrebbe arrivare. Perché dopo aver perso contro la Cremonese, era fine agosto, i neroverdi hanno infilato una serie positiva da 14 gare e 38 punti che li hanno portati dal tredicesimo al primo posto. Dopo lo stop di Pisa, invece, tre vittorie di fila che avevano spedito il Pisa a -5 e lo Spezia a -10. Poi c’è stato lo stop del Picco, e siamo alla cronaca recentissima, cui sono seguite le apprensioni del caso. Alle quali il Sassuolo ha risposto ancora. Vincendo. E fornendo al campionato quel terzo indizio che nei migliori ‘gialli’ fa una prova, ma per vincere il campionato non basta. La strada è lunga, insomma, ma meglio essere inseguiti che inseguire.

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