Mercato. Sassuolo balla sulle punte. Quante incognite da qui a inizio stagione

Berardi dovrebbe restare, complice rinnovo più probabile che possibile, Laurientè potrebbe, considerato che il francese ha mercato, ma non alle...

di ANDREA GIUSTI
30 giugno 2025
Sassuolo calcio: passione neroverde

Sassuolo calcio: passione neroverde

Berardi dovrebbe restare, complice rinnovo più probabile che possibile, Laurientè potrebbe, considerato che il francese ha mercato, ma non alle cifre, 20 milioni, che chiede il Sassuolo. Con lui – o con loro, vedremo – resterebbero anche Skjellerup, Pierini, forse Volpato, non più di uno tra Mulattieri e Moro. Uscirà Russo, che rientra dal prestito a Cesena, e stesso destino subiranno D’Andrea, che torna dal Brescia, e Alvarez, che l’Elche restituisce ai neroverdi dopo la parentesi spagnola del ‘canario’. E rientra, per uscire di nuovo, par di capire, anche Pinamonti.

Il Sassuolo balla sulle punte, e da domani, con riapertura del mercato, comincerà a tessere la sua tela, non senza incognite legare ad un tridente ancora da disegnare e inevitabilmente oggetto di quanto accadrà da qui ai prossimi sessanta giorni. Laurientè, come Berardi, sono rebus risolti i quali il più è fatto, ma il nodo è nel centravanti, che è resta un asset imprescindibile del tridente che verrà. Radiomercato sussurra di timidi sondaggi verso l’inarrivabile Pio Esposito, di contatti con il Milan cui è rientrato, dopo la stagione a Empoli, Lorenzo Colombo e di interesse per Patrick Cutrone e Mota Carvalho, ma sono gli stessi ‘si dice’ che raccontavano, fino a dieci giorni fa, di un Pinamonti vicino al Bologna. I giochi, in realtà, sono tutti da fare, e i pezzi da disporre sulla scacchiera almeno quattro, ovvero Berardi e Laurientè, Pinamonti e Skjellerup: quando ci saranno certezze circa la loro permanenza (o partenza) il tridente neroverde comincerà a prendere forma compiuta. L’idea è che i neroverdi puntino a tenere i primi due, a cedere di nuovo il ‘Pina’ (anche in prestito, ovviamente oneroso, con diritto/obbligo, formula che potrebbe ‘agevolare’ trattative oggi in stallo) e prendersi un po’ di tempo per ‘valutare’ Skjellerup, in giudicabile dopo i suoi primi mesi ‘italiani’, condizionati da un ambientamento non semplice e da un infortunio che lo ha limitato in modo decisivo, lasciandogli margini minimi (5 presenze, 174’) per mettersi in evidenza e giustificare l’investimento fatto a gennaio dalla dirigenza neroverde. C’è soprattutto lui, da qui a fine ritiro, da tenere d’occhio, anche perché la serie A non è un pranzo di gala e un centravanti affidabile, al netto delle attuali opzioni a disposizione, al Sassuolo 2025/26 servirà.

Stefano Fogliani

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