Sassuolo-Fiorentina 1-3, i viola salgono all'ottavo posto

A segno Cabral, Saponara e Gonzalez per il momentaneo allungo su Torino e Monza. Vano il rigore trasformato da Berardi per i neroverdi

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
2 giugno 2023
Sassuolo-Fiorentina

Sassuolo-Fiorentina

Reggio Emilia, 2 giugno 2023 - Un occhio sul campionato, arrivato all'ultima recita e un altro ben più attento sull'imminente finale di Conference League contro il West Ham: è questa l'estrema sintesi della partita della Fiorentina, divisa tra la voglia di chiudere al meglio un torneo a tinte alterne e l'obiettivo primario di tutelare la rosa in vista dell'appuntamento più atteso. Restando alla Serie A, i viola portano a termine la missione calando un convincente tris ai danni del Sassuolo: a segno Cabral, che nel primo tempo aveva colpito anche un palo, Saponara e Gonzalez. Non tutto però è filato liscio per la formazione allenata da Vincenzo Italiano, che aveva subito il momentaneo pareggio dei padroni di casa a opera di Berardi, il solito cecchino dal dischetto. Poi proprio i cambi del tecnico viola hanno fatto saltare il banco, a testimonianza della grande profondità della panchina di una squadra che, in attesa delle repliche di Torino e Monza, vola così verso quell'ottavo posto che quest'anno potrebbe condurre all'Europa in caso di sanzioni dalla UEFA per la Juventus. Finisce invece nel peggiore dei modi l'anonimo campionato del Sassuolo, che di questa stagione ricorderà solo qualche 'scalpo' di lusso ma anche tanti, forse troppi, passaggi a vuoto: il nervosismo tra i padroni di casa non manca, come si evince dalle due ammonizioni rimediate da un sempre più disastroso Tressoldi e dal rosso diretto sventolato dall'arbitro Marchetti a un furioso Rogerio.  

Le formazioni ufficiali

  Entrambi gli allenatori si affidano a un 4-3-3: Dionisi lancia Russo tra i pali, con Toljan a destra, Rogerio a sinistra e la coppia Tressoldi-Ferrari al centro della difesa. In mediana tocca ad Harroui, Lopez e Matheus Henrique, mentre il tridente d'attacco è composto da Berardi, Pinamonti e Ceide. Italiano risponde con Cerofolini, protetto da Martinez Quarta e Ranieri al centro e da Dodò e Terzic sulle corsie laterali. A centrocampo tocca a Castrovilli, Amrabat e Duncan, mentre in attacco spazio per Ikoné, Cabral e Kouamé.

Primo tempo

Come da previsioni, è la Fiorentina a partire forte: il più vivace dei viola è Ikoné, che al 6' entra in area, punta e supera Ferrari e scocca un sinistro a giro che termina in corner grazie alla deviazione di Tressoldi. Al 10' è il palo a frenare le velleità di Cabral, che di testa aveva provato a capitalizzare al meglio il suggerimento di Duncan. Il numero 9 ospite ci riprova, ma stavolta di piede: Russo manda la sfera in angolo. Le prime tracce di Sassuolo arrivano al 22', quando Ceide si fa vedere con un destro dal limite: Castrovilli spazza la propria area. I padroni di casa crescono e al 25' mandano al tiro Berardi, servito da Matheus Henrique: Ranieri chiude sul mancino del numero 10 di casa ed evita guai ai suoi. Dopo un inizio scoppiettante, la partita entra in una fase nervosa e senza grossi sussulti se non una raffica di ammonizioni su entrambi i fronti. L'ultimo sussulto arriva proprio nella coda del primo tempo: è il 47' e Pinamonti, dagli sviluppi di un angolo, controlla la sfera e calcia, mancando di poco il bersaglio.

Secondo tempo

 Il Sassuolo rientra in campo senza Ferrari, rilevato da Romagna. Il cambiamento non giova ai neroverdi, che al 47' passano in vantaggio per mano di Cabral, che con un tap-in facile facile sfrutta al meglio la replica incerta di Russo sul traversone di Terzic. La Fiorentina insiste e al 55' non va lontana dal raddoppio con Martinez Quarta, che svetta dagli sviluppi di un corner e di testa non trova il bersaglio per poco. Al 57' gli ospiti guadagnano una punizione da una zolla molto interessante, sulla quale si reca Castrovilli: Russo respinge con i pugni. Italiano è contento della partita dei suoi e mette mano alla panchina anche per tutelare la rosa in vista della finale di Conference League: fuori Kouamé e Duncan e dentro Gonzalez e Bonaventura. Dionisi risponde inserendo Defrel e Bajrami per Ceide e Lopez. Le mosse del tecnico di casa sembrano scuotere il Sassuolo, che al 66' si rende pericoloso con Berardi, il cui diagonale chiama Cerofolini al primo intervento della sua partita: Martinez Quarta perfeziona il disimpegno spazzando via la sfera. Ancora Berardi, dopo un giro di lancette, cerca e trova Rogerio, il cui tiro diventa di fatto un assist per Defrel: Martinez Quarta è di nuovo provvidenziale ma stavolta è costretto a concedere il calcio d'angolo. Alla Fiorentina va molto peggio, perché Marchetti, con il supporto del VAR, ravvisa un tocco di mano di Cabral: l'arbitro indica quindi il dischetto, dal quale è implacabile Berardi. Italiano non ci sta e pesca ancora dalla panchina: fuori Dodò e Ikoné e dentro Venuti e Saponara. Dionisi risponde inserendo Marchizza per Pinamonti. L'inerzia della partita sembra cambiata: lo si capisce anche al 77', quando Bajrami scocca un destro che viene murato in maniera provvidenziale da Ranieri. Eppure al 79' è la Fiorentina a trovare la via della rete grazie a Saponara, che riceve da Terzic e con un gran destro a giro non lascia scampo a un incolpevole (stavolta) Russo. Sul Sassuolo piove sul bagnato quando all'82' Tressoldi si becca il secondo giallo per un fallo su Gonzalez. Italiano cambia ancora: fuori Amrabat e dentro Bianco e dopo un giro di lancette Gonzalez cala il tris con un colpo di testa su suggerimento di Saponara. Dionisi dà gloria anche a Muldur, che rileva Berardi prima che anche Rogerio vada in anticipo sotto la doccia a causa dei termini non proprio gentili rivolti all'arbitro Marchetti, che sente, ne prende atto ed estrae il rosso diretto. E' l'epilogo più amaro per il Sassuolo, che si congeda da un campionato non memorabile con un pesante tris interno: discorso diverso per la Fiorentina, che si approccia all'imminente finale di Conference League con un'ulteriore iniezione di fiducia che, l'altro, significa momentaneo ottavo posto davanti a Torino e Monza.

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