Sassuolo-Frosinone: Sfida Cruciale al Mapei Stadium tra Ex e Record in Gioco

Sassuolo e Frosinone si affrontano al Mapei Stadium: per i ciociari è una battaglia salvezza, per i neroverdi una partita d'onore.

di STEFANO FOGLIANI
12 maggio 2025
Sassuolo e Frosinone si affrontano al Mapei Stadium: per i ciociari è una battaglia salvezza, per i neroverdi una partita d'onore.

Sassuolo e Frosinone si affrontano al Mapei Stadium: per i ciociari è una battaglia salvezza, per i neroverdi una partita d'onore.

SASSUOLOEra, e doveva essere, la tipica partita di fine stagione, quella tra Sassuolo e Frosinone che chiude, domani sera al Mapei Stadium, la stagione. Due società ‘amiche’, che nelle scorse stagioni si sono scambiate giocatori, espressione della provincia ‘felix’ di un calcio dei ‘big’ che le ‘piccole’ le snobba ma ci deve fare conti, diversi ex tra campo, panchine e scrivanie, cui sono imposte difficoltà inattese. Già: se per il Sassuolo la gara vale poco, per il Frosinone vale tutto, essendo i ciociari dell’ex Paolo Bianco in piena bagarre salvezza, ed essendo i neroverdi dell’altro grande ex (Grosso, in foto, portò i ciociari in A, un paio di stagioni fa) a loro modo appagati da primo posto e promozione già acquisiti.

In ballo ci sono un paio di record, per il Sassuolo, c’è molto di più in un Frosinone che, al Mapei Stadium, darà battaglia. Chiamando a ‘partita vera’ un Sassuolo che, lo ha dimostrato prendendo a pallonate il Catanzaro, salvo trovarsi sconfitto, il campionato è deciso ad onorarlo. Dentro un ‘ballo’ degli ex che vede Paolo Bianco, allenatore dei ciociari e protagonista di 6 stagioni – tra campo e panchina – in neroverde, cercare l’acuto che lo salva e Fabio Grosso, che con il Sassuolo di altri ex che oggi giocano a Sassuolo – Boloca, Mazzitelli, Moro, Mulattieri – incrocia un passato recente. Il cui trait d’union è Guido Angelozzi, dirigente oggi a Frosinone ma ieri a Sassuolo, cui garantì ottimi affari comprendo per niente, tra gli altri, Frattesi e Scamacca. Domani sbattono tutti uno contro l’altro: un bravo giallista non avrebbe potuto scrivere finale più difficile da decifrare.

Stefano Fogliani

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