Sassuolo Grosso replica l’impresa di Frosinone
Lo dicono i numeri: i distacchi in classifica sono gli stessi della stagione 22/23, quella della A. E anche col Difra il percorso fu simile

Fabio Grosso con la sua truppa (fotofiocchi)
di Stefano FoglianiSASSUOLODue indizi, vuole il luogo comune, non fanno una prova, ma dicono tanto, se non tutto. E magari portano anche sfortuna, ma proviamo a non farci troppo caso e diamone conto perché, scorgendo la classifica di oggi dei neroverdi, si tratta di circostanze a loro modo singolari che riguardano sia il Sassuolo che il Fabio Grosso di oggi e li ‘legano’, curiosamente, tanto al Sassuolo che conquistò la serie A nel 2012/13 quanto al suo attuale tecnico, che la B la vinse con il Frosinone, dieci anni dopo i neroverdi di Eusebio Di Francesco.
E che nel 2022/23, dopo 29 giornate, guidava la classifica con i ciociari senza se e senza ma. Aveva, il ‘suo’ Frosinone della 29ma giornata, 62 punti – quattro in meno del Sassuolo di oggi – ma rendeva agli inseguitori gli stessi distacchi che il Sassuolo rende ai suoi di oggi. Frosinone 62, Genoa 53, Bari 50: ricorda nulla? A noi sì, perché il Sassuolo vanta, oggi, lo stesso distacco del Frosinone di allora sulla seconda (il Genoa, 53 punti) e anche il medesimo margine rispetto al Bari, terzo a 50, quindi staccato di 12 punti. Significa nulla, certo, ma non è un dettaglio che il Frosinone quel campionato lo vincerà in carrozza, con 80 punti – 7 più della seconda, 15 più della terza – e con addirittura tre turni di anticipo, trasformando la fine di quella stagione in una ‘passerella’ che diede il dovuto lustro all’impresa dei laziali.
Chi non lo vincerà in carrozza, il campionato, nel senso che gli servì una vittoria all’ultima giornata sul Livorno, firmata da Missiroli (pardon, ‘missirooooliii’), sarà invece il Sassuolo di Eusebio Di Fracesco, che nel 2012/13, tuttavia, aveva classifica non dissimile dai neroverdi di oggi. I punti del Sassuolo capolista, dopo 29 giornate, erano 65, il distacco dalla seconda (il Livorno) non dissimile da quello di oggi (8 punti anziché 9) mentre quello sulla terza era lo stesso, ovvero 12 punti. Ma il campionato di B, allora, iscriveva 22 squadre e quindi ai neroverdi servirono 42 gare, con fatiche inenarrabili nel finale di campionato, per festeggiare. Oggi, però, il campionato si ferma alla giornata 38, i distacchi erano quelli allora e sono quelli oggi, e tanto basta.
Il resto verrà, eventualmente, anche se nessuno, a ridosso del Mapei Football Center dove il Sassuolo lavora, per dirla con Grosso, per "rendere strepitoso quanto di buono fatto finora", si sbilancia. Eventualmente, appunto, perché due indizi non fanno una prova. Ma qualcosa lo dicono, e quel ‘qualcosa’ è più di un’ipoteca. Riscuoterla, a questo punto della stagione, dipende solo dagli uomini di Grosso.
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