Sassuolo Un big match dal sapore di A
I neroverdi ospitano il Pisa staccato di cinque punti. Grosso: "Percorso lungo". Lo Spezia pareggia

Tre punti oggi avvicinerebbero i neroverdi al traguardo promozione
di Stefano FoglianiSASSUOLOll pari del Druso rianima solo in parte lo Spezia, che resta attardato tanto rispetto al Sassuolo quanto al Pisa e oggi si mette in poltrona, ma in posizione parecchio scomoda, a vedere cosa combinano Sassuolo e Pisa sul prato del Mapei Stadium (gara in modalità ’free’ su Dazn, ’invasione’ di tifosi toscani, ne sono attesi seimila). Da dove, complice anche il pari spezzino per 1-1 contro il Sudtirol, passa molto di quel che verrà anche se Grosso, alla vigilia non sembrava farci troppo caso.
"Conosciamo il contesto e gli scenari, aggiungere altro non credo possa aiutare, perché si tratta di aiutarci da soli, e prepararci a fare il meglio che possiamo, riempiendo una partita difficile dopo la quale il percorso sarà comunque lungo", dice Grosso, che non viene meno al clichè che lo vuole consapevole del tanto che si sta facendo e altrettanto consapevole del tanto che c’è ancora da fare. Vero, insomma, che non sarà oggi il ‘giorno dei giorni’, per i neroverdi, altrettanto vero che vincere significherebbe molto di più che vendicare la sconfitta dell’Arena Garibaldi. Quella è in archivio, anche se ha già suggerito a Grosso le attenzioni del caso, dice, "sulle palle inattive", ma questa è un’altra cosa. Lo sa bene Inzaghi, che si è già mosso da par suo ("il Sassuolo è già in A", il vaticinio di Superpippo) e lo sa bene Grosso, che Inzaghi lo conosce e ne conosce i modi. "Farà di tutto per fare risultato e noi – dice l’allenatore del Sassuolo – faremo lo stesso, opponendo le nostre qualità a quelle dell’avversario". Non ha Thorsvedt, che ha chiuso la stagione in anticipo ("e gli facciamo un grande in bocca al lupo") e non ha Skjellerup, Grosso, ma ha altre frecce al suo arco e come le disporrà lo scopriremo oggi.
Rispetto al venerdì di Marassi, a occhio, ci saranno un Ghion e un Mualttieri in più e un Obiang e un Moro in meno, mentre la scelta di uno tra Mazzitelli (favorito dal 1’), Verdi e Iannoni dirà se il Sassuolo vuole gara di lotta o di governo. La scioglierà, la riserva, solo oggi, Grosso, e del resto è noto che per il tecnico neroverde c’è una squadra che comincia e ce n’è un’altra mezza che subentra e che sui match pesano tanto l’una quanto l’altra. Come si sa che a suo avviso di decisivo non c’è nulla nemmeno oggi: ci sono due squadre "che stanno facendo un percorso importante e vogliono continuarlo l’una di fronte all’altra", c’è una cornice di pubblico "che farà parte dell’ambiente che vivremo" e c’è comunque, per il Sassuolo più che per il Pisa, la possibilità, concreta, di dare una ‘spallata’ al campionato. "Ma a questo – chiude Grosso – penseremo, senza pensare prima a quello che potrebbe succedere dopo".
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