Un testa-coda al ’Mapei’ C’è il Verona delle sorprese
I neroverdi reduci dal doppio ko ospitano domani ’l’insolita capolista’. Sono tredici i precedenti in Emilia, sette le vittorie per i padroni di casa.

Un testa-coda al ’Mapei’ C’è il Verona delle sorprese
di Lorenzo Longhi
Sebbene appaia piuttosto curioso, Sassuolo-Verona di domani è tecnicamente un testa-coda, e a rendere singolare questo aspetto è soprattutto la posizione dei veneti, a punteggio pieno assieme a Milan, Napoli e Inter, mentre i neroverdi, notoriamente, sono rimasti fermi al palo.
Ma nelle prime giornate di campionato c’è sempre qualcosa di inaspettato, ed ecco allora che la partita di venerdì, che sulla carta mette di fronte due squadre sostanzialmente alla stessa altezza, in questa situazione dà il vantaggio del pronostico a quella delle due che ha iniziato non solo meglio, ma benissimo, al contrario dell’altra. Sassuolo-Hellas è un confronto piuttosto recente nella storia del calcio, dal momento che la prima sfida tra le due contendenti risale al 2007, eppure uno dei più vari: si è giocato infatti in C1, in B, in A e pure in Coppa Italia e, con i neroverdi in casa, è stato disputato in tre stadi diversi, ovvero al Ricci di Sassuolo, al Braglia di Modena e al Mapei di Reggio Emilia. Sono 13 i precedenti complessivi in Emilia, con il Sassuolo che conduce per sette vittorie a quattro, mentre due sono i pareggi. La prima volta in assoluto fu il 16 settembre 2007, in C: c’erano Massimiliano Allegri sulla panchina neroverde e l’ex Modena Franco Colomba su quella del Verona, che andò in vantaggio con un altro ex gialloblù (il difensore Orfei) per poi subire rimonta e sorpasso nella ripresa con i gol di Magnanelli e Piccioni, due che da queste parti sono leggenda. Le due sfide di Coppa Italia, entrambe agostane (nel 2009 e nel 2011), videro un passaggio di turno a testa. Qui interessano però principalmente i precedenti in A, e la situazione in questo senso è di quattro vittorie per il Sassuolo e tre per il Verona, con un pareggio, anche se a livello di reti segnate è avanti l’Hellas, 15 contro 14.
Il motivo di questa discrepanza è da ricercare ovviamente nei risultati, dove si può rilevare che le quattro vittorie in A dei neroverdi sul Verona sono state tutte di misura: 2-1 nel 2014-15 e la scorsa stagione (quando segnarono Laurienté, in foto, e Frattesi, dopo l’immediato vantaggio veronese di Ceccherini), 1-0 nel 2015-16 e 3-2 nel 2020-21. L’Hellas, al contrario, per due volte ha vinto con due reti di scarto, nel 2017-18 (0-2 firmato da Zuculini e Verde) e nel 2021-22, un 2-4 particolarmente vivo ed emozionante, col Verona di Tudor avanti con Caprari e Barak, poi girata di Scamacca, rigore di Barak, Defrel di testa e Barak a chiuderla nel recupero. Nulla a che vedere, però, con il 3-3 del 28 giugno 2020: De Zerbi contro Juric. Tutto nella ripresa: 0-1 Lazovic, 1-1 Boga, 1-2 Stepinski, 1-3 Pessina, 2-3 Boga e definitivo 3-3 con una prodezza di Rogerio – 50 metri palla al piede, poi conclusione da fuori nel sette – al minuto 97. Peccato solo che quel pomeriggio, causa pandemia (il calcio era da poco ripreso) allo stadio ci fossero solamente gli addetti ai lavori: quel secondo tempo fu un divertimento per pochi.
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