Verso Sassuolo-Pisa. L’andata è solo un ricordo
Tante cose sono cambiate dal ko di Santo Stefano: dalla difesa al mercato. I neroverdi devono ancora vincere uno scontro diretto. E stavolta vale di più....

Thorstvedt in azione nella gara disputata a Pisa il 26 dicembre (sassuolocalcio.it)
di Lorenzo LonghiSASSUOLODue mesi e spiccioli tra l’andata e il ritorno sono troppo pochi per pensare che le cose saranno totalmente diverse, abbastanza però per immaginare che, stavolta, sarà un po’ diverso: Sassuolo-Pisa di sabato, return match della sfida del 26 dicembre, sarà per i neroverdi l’opportunità di vincere il primo scontro diretto stagionale, ma anche e soprattutto quella di mettersi alle spalle il 3-1 nerazzurro dell’andata, quando alla squadra di Grosso riuscì poco rispetto a quanto provato negli allenamenti precedenti.
All’andata, la classifica vedeva il Sassuolo a +6 sui nerazzurri, mentre oggi la distanza è più limitata (+5, ma in compenso allora lo Spezia era a -6 dai neroverdi, pari ai toscani, oggi invece a -12 dal club emiliano e a -6 dai ragazzi di Inzaghi), e Berardi e compagni venivano da una striscia di 7 vittorie consecutive: quel giorno la capolista incassò 3 reti tutte in una volta, non senza errori difensivi, e non ebbe scampo.
Ecco: i neroverdi ora arrivano alla partita forti di una fase difensiva reduce da quattro partite di fila senza prendere gol, hanno recuperato anche Romagna e, nelle ultime tre gare, sono passati da un vantaggio di +2 (con tanto di sorpasso nottetempo, effimero, l’8 febbraio) a +7, quindi +5 sui rivali, che prima hanno perso in casa col Cittadella, quindi hanno pareggiato a Cesena per poi tornare alla vittoria contro la Juve Stabia. Tra andata e ritorno c’è stato il mercato che, tuttavia, non ha ancora sconvolto le due rose, almeno non ancora. Per capirci: la scorsa settimana il Pisa, contro la Juve Stabia, ha schierato per 10/11 la stessa formazione che iniziò la gara contro il Sassuolo, con l’unica modifica di Højolt – che comunque era già in rosa ed entrò nella ripresa – al posto di Marin, mentre nel Sassuolo, venerdì contro la Samp, si sono visti per la prima volta Verdi e (in staffetta, dopo un’ora di gioco) Mazzitelli, due dei nuovi acquisti dell’ultima finestra di mercato. Il Pisa, dal canto suo, ha già fatto debuttare l’ex Rennes Henrik Meister, ma Inzaghi continua a dare fiducia ad Alexander Lind, che da qualche giorno ha in testa due punti di sutura e si allena con un caschetto protettivo, un problema che non dovrebbe impedirgli la presenza in campo a Reggio.
Tre dei giocatori che subentrarono nei minuti conclusivi (a risultato già acquisito) della sfida di Santo Stefano hanno lasciato le due rose, vale a dire Luca D’Andrea e Flavio Russo, oggi rispettivamente al Brescia e al Cesena, e Jan Mlakar, passato dal Pisa all’Hajduk Spalato. Nel 2025 sono 16 sinora i punti del Sassuolo e 14 quelli del Pisa, e va da sé che l’ambiente ha una certezza: vincere, sabato, significherebbe promozione virtuale, al di là di tutte le scaramanzie, anche perché la settimana dopo in programma ci sarà uno Spezia-Pisa che i neroverdi seguiranno con grande attenzione.
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