Scudetto, corsa a quattro. Bergomi: "Non solo Inter. Juve e Milan sono vicine. E occhio al Napoli di Conte»

Il mito dei nerazzurri e commentatore di Sky vede molto equilibrio in serie A "Ci sono sistemi di gioco inediti, è cresciuta l’intensità e le coppe lo dimostrano. I club che hanno cambiato guida tecnica potrebbero avere subito più difficoltà".

di MATTIA TODISCO -
13 agosto 2024
Bergomi: "Non solo Inter. Juve e Milan sono vicine. E occhio al Napoli di Conte"

Il mito dei nerazzurri e commentatore di Sky vede molto equilibrio in serie A "Ci sono sistemi di gioco inediti, è cresciuta l’intensità e le coppe lo dimostrano. I club che hanno cambiato guida tecnica potrebbero avere subito più difficoltà".

Il traguardo dei sessant’anni lo ha tagliato lo scorso dicembre, con la compostezza che gli è propria, raramente sopra le righe. Negli ultimi giorni del 2024 aggiungerà una candelina, ma Beppe Bergomi in quest’anno solare può festeggiare un altro traguardo ed è il quarto di secolo da commentatore. Allora l’emittente si chiamava Tele+, oggi è diventata Sky, ma il cambio di denominazione non ha interrotto una lunga storia arrivata fino all’oggi.

Ad una Serie A che dirà cosa, da sabato prossimo?

"Il nostro campionato, nelle ultime due stagioni ci ha fatto vedere cose interessanti: sistemi di gioco nuovi, intensità, siamo arrivati a un buon livello e le coppe europee lo dimostrano. Molte squadre di vertice, tolte Inter e Atalanta, hanno cambiato guida tecnica. La novità porta entusiasmo, insieme magari a qualche difficoltà: il calcio è spesso uno sport di conoscenza".

Dal 2021 nessuna squadra ha messo insieme due tricolori di fila. Perché?

"Ci è andata vicina l’Inter dopo lo scudetto di Conte. I nerazzurri possono ripetersi, ma non c’è più quel divario che aveva la Juve dei nove scudetti in fila. Anche se vinci con tanti punti, come successo all’Inter e l’anno prima al Napoli, se non mantieni l’attenzione, la voglia giusta, rischi di cadere".

Nerazzurri e bianconeri avranno anche il Mondiale per club a giugno: dovranno pensare a una preparazione diversa?

"I calciatori di vertice stanno giocando ininterrottamente da troppo tempo, con un ritmo serrato, non è facile. Servirà un turnover intelligente. Tutti gli staff ormai hanno dei dati grazie ai quali possono gestire e guardare chi è più in forma".

Quella della Juve è stata una rivoluzione: funzionerà?

"Le scelte che hanno fatto rischiano di deprezzare un po’ i giocatori in uscita. Però vedo che società, allenatore, gli stessi tifosi, remano dalla stessa parte. Nella costruzione della squadra hanno avuto le idee giuste. Se prendono Koopmeiners è un acquisto che sposta, perché gioca ovunque: dietro le punte, esterno, centrocampista centrale. Sa fare tutto".

Dove dobbiamo guardare per vedere le favorite?

"Oltre all’Inter, resto su Milan e Juve. Ci aggiungo il Napoli, che ha preso Conte. Mi spiace vedere così l’Atalanta, senza Scamacca e probabilmente Koopmeiners. La Dea funziona bene nelle coppe, ma per tenere quel ritmo in campionato serve una rosa allargata".

Quindi il Napoli decimo è figlio di un’annata storta?

"Conte in poco tempo ti dà organizzazione, entusiasmo. Deve risolvere la situazione del centravanti, ma rimane una squadra forte e nel calcio di oggi avere una competizione sola conta".

Chi ci sorprenderà tra i volti nuovi della Serie A?

"Vedo tanti buoni profili. Taremi non ti prende l’occhio, ma è sempre al posto giusto. Mi intriga molto Morata, che conosciamo ma continua a crescere in personalità e porta esperienza. Lo stesso Dovbyk è un atleta pazzesco".

In compenso abbiamo perso un giocatore come Calafiori, tra le poche note liete per l’Italia agli Europei. La Premier gli farà bene?

"Va in un campionato molto importante e in ogni caso andare all’estero può far bene. In chiave nazionale, il nodo è che lui e Bastoni giocano più o meno nello stesso ruolo. Se Bastoni lo metti più a destra va in difficoltà".

La nazionale scoprirà nuovi talenti in campionato?

"Ho visto Udinese-Avellino di recente: io Lucca lo terrei in considerazione. Giovane, alto, si muove bene. Avendo perso per un po’ Scamacca in quel ruolo... Poi certamente ci vogliono i giocatori tecnici. Facciamo fatica a trovare un 10, ma per me non siamo quelli che abbiamo visto agli Europei. Serve dare un’organizzazione e capire i nostri limiti. Ora rientrerà Tonali a centrocampo, però i giocatori al momento sono quelli".

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