Coppa Italia, De Siervo: "Lavoriamo sul modello FA Cup. Serie A, sì al turno natalizio"

L'amministratore delegato della Lega Serie A ha annunciato alcune novità: "Valutazioni in corso sul format della Coppa Italia. Il calendario di A avrà solo un turno infrasettimanale"

di GABRIELE SINI -
30 maggio 2023
Luigi De Siervo (Ansa)

Luigi De Siervo (Ansa)

Bologna, 30 maggio 2023 - La Coppa Italia sul modello della FA Cup e una Serie A con un solo turno infrasettimanale in tutta la stagione. Sono questi i due punti chiave che Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega di Serie A, ha commentato alla trasmissione "La politica nel pallone" in onda su Rai Gr Parlamento. L'ad ha parlato a lungo di come la Lega stia ponendo le basi per rinnovare e mantenere alto il livello del massimo campionato italiano e di come i vertici del mondo del pallone del Bel Paese stiano cercando di cogliere e sfruttare al massimo tutte le possibilità fornite da un movimento che, ovviamente, resta tra i più attivi nel panorama sportivo della penisola.

La Coppa Italia come la FA Cup

La Coppa Italia è in crescita costante. Secondo quanto dichiarato da Luigi De Siervo, il torneo nazionale per club sta riscuotendo un grande successo tra il pubblico e gli appassionati, che la seguono con attenzione e con grande interesse. Uno dei punti di discussione maggiori, dei quali si parla anche nella sede della Lega Serie A, riguarda il format della manifestazione. Un possibile avvento del modello inglese, ovvero quello della FA Cup, sembra essere sempre più richiesto dalle tifoserie. A questo proposito, l'amministratore delegato si è così espresso: "Abbiamo lavorato per elaborare un progetto sulla falsa riga del modello inglese della FA Cup, e lo sottoporremo a breve alle varie squadre per ottenere una valutazione finale. Restano alcuni problemi logistici da risolvere, come ad esempio quello che, disputando le partite sul campo della squadra sulla carta più debole, potrebbero esserci ostacoli quali l'impossibilità di utilizzare la Goal Line Technology o il Var. Parliamo, in ogni caso, di due modelli molto differenti, ma entrambi estremamente affascinanti". Il successo riscosso dalla Coppa Italia, però, non è assolutamente in dubbio per De Siervo: "La nuova formula che è stata adottata negli ultimi anni ha dato alla finale e a tutta la competizione nuova linfa. I ricavi commerciali sono più che raddoppiati e la finale stessa è diventata l'evento dell'anno, dal punto di vista sportivo e calcistico, organizzato in Italia. Lo stadio era sold out, abbiamo vissuto una grande festa e le due tifoserie hanno cantato ininterrottamente per 95 minuti: si è trattato di un bellissimo spot per il calcio italiano".

Il calendario della prossima Serie A

La Serie A vivrà un cambiamento importante, dal punto di vista del calendario, nella stagione 2023/24. Verrà abolita, infatti, la sosta invernale, per riprendere, anche in questa circostanza, il modello inglese che prevede partite in programma durante il periodo natalizio. De Siervo ha spiegato come questo influenzerà l'annata per i vari club impegnati in campionato: "Il calendario sarà finalmente più equilibrato. Non saremo più costretti a comprimere gli impegni, grazie al fatto che non ci sarà più la sosta invernale. Si svolgerà un solo turno infrasettimanale durante l'arco di tutta la Serie A 2023/24, che avrà uno sviluppo più morbido. Di questa novità beneficeranno innanzitutto i giocatori e la loro salute, poi anche lo spettacolo televisivo e gli spettatori che assistono alle gare. Si giocherà nei due fine settimana del 23 dicembre e del 30 dicembre, con un calendario maggiormente diluito". L'amministrato delegato della Lega Serie A ha poi svelato le date della Supercoppa Italiana, che esordirà con il format a quattro squadre anziché a due: "Le quattro finaliste della Supercoppa Italiana si fronteggeranno il 4 il 5 gennaio nelle due semifinali. La finale, infine, si disputerà l'8 gennaio. In merito a ciò, ringrazio il presidente Calcagno per aver compreso quanto fosse importante non fermarsi nel mezzo della stagione, considerati anche i tanti impegni delle nazionali e delle competizioni europee per club che saranno previsti".

La crescita del calcio italiano

Luigi De Siervo ha poi sviscerato l'andamento del calcio italiano in generale. La pandemia di Covid-19 ha senza dubbio messo in ginocchio il sistema calcio, così come tutto il resto dell'economia italiana, ma le scelte prese dai vertici della Lega e dai singoli dirigenti dei vari club stanno ora dando i loro frutti: "La pandemia di coronavirus ha colpito e punito duramente il calcio. Nonostante ciò, non sono mancati investimenti mirati e, in questo momento, cominciamo a vederne i frutti. I complimenti vanno fatti alle squadre e a tutti i presidenti della Serie A. Inoltre, è stato svolto un lavoro importante, cominciato quattro anni fa: la riorganizzazione strutturale della Lega Serie A ci ha visti lavorare per riportare il calcio italiano sulla vetta del mondo. Abbiamo sistematizzato nuove regole per il campionato e la programmazione delle partite "a spezzatino" ci ha aiutati a far crescere l'audience nei fine settimana". I benefici sono stati numerosi, nonostante le varie difficoltà incontrate nel percorso: "La partita non è più solamente la semplice ripresa del terreno di gioco: aver innalzato gli standard qualitativi delle telecamere che utilizziamo, ha anche dato maggiore enfasi agli aspetti emotivi. Vincere un trofeo europeo sarebbe importante, ma ciò che conta ancora di più è aver mostrato a tutti che il calcio italiano, anche avendo meno risorse economiche a disposizione, è tornato e non è privo di idee, competenza e qualità. Dobbiamo essere tutti davvero orgogliosi dei risultati raccolti in Europa dalle nostre squadre". Infine, De Siervo ha parlato del confronto che c'è tra la Serie A e il resto dei maggiori campionati europei: "Siamo all'altezza degli altri campionati, ad eccezione della Premier League. Attualmente credo che il calcio francese e il calcio tedesco siano alle nostre spalle, mentre il calcio spagnolo ha beneficiato di due campioni straordinari come Lionel Messi e Cristiano Ronaldo; essi, per oltre tredici anni, hanno infatti giocato lì in Spagna. Noi stiamo rincorrendo il loro livello e siamo sicuri che riusciremo a raggiungerli nel corso della prossima fase di sviluppo della Serie A". Secondo l'amministratore delegato della Lega, dunque, l'unico campionato europeo ad avere maggiore audience e prestigio continua ad essere la Premier League inglese, superiore sia per introiti che per strutture. Leggi anche: Juve, il tribunale Figc accetta il patteggiamento

 

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