Al Castellani vince la noia: pareggio a reti inviolate tra Empoli e Cagliari

Succede poco a Empoli. I sardi tornano con un punto che mantiene il margine sulla zona retrocessione, l'Empoli non sfonda e non vince da troppo tempo. D'Aversa resta terzultimo

di MANUEL MINGUZZI
6 aprile 2025
Empoli-Cagliari

Empoli-Cagliari

Empoli, 6 aprile 2025 - Lo scontro diretto salvezza tra Empoli e Cagliari è vinto dalla...noia. Non succede granché al Castellani tra due squadre invischiate nella lotta retrocessione, ma se al Cagliari mantenere sei punti di margine va bene, all'Empoli decisamente meno. Una punizione di Viola da una parte, una di Sambia dall'altra, poi un destraccio di Cacace salvato da Caprile. La partita è tutta qui. Poca qualità nelle due squadre per accendere la miccia, tensione alta per la posta in palio troppo importante e sull'Empoli piomba anche qualche fischio. Nicola può tornare in Sardegna con un punto che tiene il margine, D'Aversa invece non sfrutta lo scontro diretto casalingo e resta terzultimo a meno due dal Lecce e meno tre dal Parma. Strada salvezza sempre più difficile.

Vince la noia: brutto scontro salvezza

D’Aversa sceglie Vasquez in porta, in difesa ancora Marianucci centrale, assente Ismajli, mentre davanti ci sono Esposito e Kouame. Nicola opta per il doppio trequarti, cioè Viola e Luvumbo, dietro al centravanti Piccoli. Partita ovviamente carica di tensione per la posta in palio e non c’è da attendersi grande spettacolo, anche se le due squadre approcciano a ottimo ritmo, soprattutto l’Empoli che ha bisogno di vincere per risucchiare il Cagliari nelle parti basse. Le prime due occasioni nascono in fascia, da una parte Esposito smarca Cacace, che in area sceglie il cross invece del tiro, mentre dalla parte opposta Luvumbo scaglia un tiro cross imprendibile per tutti. I toscani cercano di fare la partita, i sardi provano a sfruttare spazi in contropiede, ma nel complesso succede abbastanza poco anche per una serie di imprecisioni in zona di rifinitura. La miglior chance è empolese, e nasce da una ripartenza su corner del Cagliari. La gestisce Kouame, abile a sfruttare l’inserimento di Sambia per il destro di Henderson salvato in extremis dalla difesa. E’ sempre il mediano a creare una seconda potenziale occasione a metà primo tempo tentando il gol olimpico direttamente da corner, ma Caprile è lesto a fare due passi indietro e smanacciare quanto basta. La partita vive su un equilibrio stabile tra due squadre che non possono permettersi passi falsi, così lo scopo è evitare al minimo ogni errore, soprattutto su sponda Cagliari in cui un pareggio non sarebbe da buttare via visto il margine in classifica. I portieri, di fatto, sono quasi inoperosi se non per sbrigare l’ordinaria amministrazione tra uscite alte oppure conclusioni centrali, come quella che Vasquez neutralizza su Piccoli dal limite. Il primo tempo, dunque, scorre via così, senza troppe emozioni, molta attenzione, tanta tensione, e pochissime cose nelle rispettive aree di rigore. Ci provano spesso gli esterni, Cacace da una parte e Zortea dall’altra, ma senza trovare il guizzo giusto: all’intervallo la naturale conseguenza è lo zero a zero.

Due punizioni per parte: stessa sorte

Per avere una occasione, a inizio ripresa, serve un piazzato. Se lo guadagna Piccoli dal limite e prova a trasformarlo Viola di sinistro, ma la palla dà solo l’illusione del gol sull’esterno della rete. Non essendoci precisione sulla trequarti, l’Empoli ci prova dalla distanza con Henderson che tenta un eurogol da 25 metri: palla abbondantemente alta e conclusione velleitaria. I padroni di casa alzano i giri del motore col pressing e su una rubata a centrocampo si invola Sambia, che fa una finta di troppo in area e così il Cagliari, con Adopo e Caprile, si salva. Gli uomini di D’Aversa si fanno preferire e Nicola sceglie di cambiare i giocatori sotto punta e tenta le carte Gaetano e Coman per ravvivare la fase offensiva, ma l’occasione è di Sambia che dà uno schiaffo al pallone su punizione: palla di poco a lato alla destra di Caprile. Al 65’, invece, l’Empoli coglie impreparata la difesa sarda con Esposito che salta Luperto, poi irrompe Cacace, che forse toglie la palla proprio al compagno: parata di piede di Caprile a salvare il risultato. D’Aversa sente di poterla vincere e decide di mettere forze fresche con Ebuhei, di ritorno da un infortunio al crociato. per dare energia in fascia. Al 69’ c’è l’infortunio di Kouame, che ricade male sul ginocchio destro ed è costretto a lasciare il campo per far posto a Colombo. Il Cagliari, invece, si vede pochissimo dalle parti di Vasquez a causa di una manovra farraginosa, fatta spesso di lanci lunghi imprecisi e disimpegni complicati, così l’Empoli prova a prendere in mano la partita senza tuttavia riuscire a gonfiare la rete. Il match sembra di fatto addormentarsi ancora di più nel finale, anche perché è l’Empoli che ha bisogno di vincere mentre il Cagliari può gestire anche un pareggio nella sua classifica non così pericolante. Al 79’ il neo entrato Ebuhei impegna Caprile di testa su cross di Colombo, ma la palla era precedentemente uscita e il Var, in caso di gol, avrebbe annullato. Nicola ci prova anche con Pavoletti nei minuti finali, sperando di tenere qualche palla alta in più al posto di uno spento Piccoli, peraltro anche poco servito, mentre a centrocampo rinforzo con Deiola per Prati, dall'altra parte D'Aversa sceglie Solbakken come ultima sostituzione della sua partita. La sceneggiatura, però, non decolla. Non ci sono idee, la tensione avanza, la classifica incombe e tutta la partita resta compassata, imprecisa, impantanata da una lotta salvezza che toglie fantasia e spensieratezza. Il recupero scorre via malinconicamente, con pallacce buttate alla rinfusa a cementare uno zero a zero incontrovertibile. Il Cagliari resta dunque a più sei sull'Empoli che rimane terzultimo a 24, a meno due dal Lecce e meno tre dal Parma.

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