L'Inter crolla a Firenze 3-0, il Napoli rimane solo in testa

I nerazzurri cadono malamente al Franchi, Kean (doppietta) e Ranieri, spalancano la festa viola e fanno un regalo al Napoli che resta solo al comando

di MANUEL MINGUZZI
6 febbraio 2025
Moise Kean esulta dopo il gol

Moise Kean esulta dopo il gol

Firenze, 6 febbraio 2025 - I recuperi all'Inter non portano bene. A Firenze è arrivato il crollo della squadra di Inzaghi che è caduta malamente per tre a zero contro una straordinaria Fiorentina, trascinata dalla doppietta di Kean, aperta dalla rete di Ranieri attorno all'ora di gioco. I nerazzurri di fatto chiudono la partita senza tirare in porta, mettendo in mostra una versione irriconoscibile in una serata storta ben spiegata dal terzo gol, con una palla regalata a Kean che ha infilato Sommer fuori dai pali. La sconfitta significa che il Napoli rimane solo in testa alla classifica, stavolta senza partite da recuperare e il vantaggio di tre punti è diventato effettivo. La festa viola vale invece l'aggancio al quarto posto Champions per continuare a sognare in grande.

Primo tempo equilibrato

La partita riprende dal diciassettesimo minuto, cioè il momento del malore di Bove, con una rimessa laterale per la Fiorentina, con i due allenatori che non possono utilizzare i neo acquisti. Inzaghi si affida ancora a Lautaro Martinez e Marcus Thuram, mentre a centrocampo c’è Frattesi titolare con Calhanoglu e Mkhitaryan. Palladino con Kean centravanti, supportato da Beltran in un 4-4-2 dettato dalle assenze. E’ l’Inter ad avere il possesso palla e la prima occasione è di Lautaro, al diciannovesimo, con un destro dalla distanza che De Gea disinnesca in angolo. Lo spartito del match è abbastanza chiaro: i nerazzurri a fare possesso palla, i viola a fare densità in fase difensiva senza concedere spazi e attacco alla verticale. Al 21’ una accelerazione di Bastoni spacca la difesa di Palladino per presentarsi al tiro da appena dentro l’area, ma Ranieri chiude in bello stile in scivolata. Meglio gli ospiti in avvio di prosecuzione. Al 29’ ancora Inter con una punizione di Calhanoglu dal vertice sinistro dalla quale si accende una mischia in area che la Fiorentina sventa con affanno davanti alla porta di De Gea. E’ il preludio al gol, che arriva due minuti dopo. Dal corner successivo, Bastoni è troppo libero al limite dell’area e rimette a centro area dove sbuca Carlos Augusto per il sinistro vincente. Ma c’è il Var, che interviene e ravvisa un fuorigioco dell’esterno interista. Si resta così per questione di centimetri. Passata la paura, la Fiorentina, alla prima vera occasione della sua partita, sfiora il vantaggio. Il merito è di Parisi, che disegna un cross col contagiri per Kean che trova la paratissima di Sommer. I padroni di casa trovano meglio le distanze e le misure nel finale di tempo e arriva una seconda chance: stavolta è Kean a mettere in porta Dodò che spara il diagonale a lato da buonissima posizione. Dalla parte opposta, invece, sono sempre i piazzati a creare apprensione e su un’altra punizione di Calhanoglu dal vertice ci mette la testa Mandragora a evitare guai alla porta difesa da De Gea. All’intervallo il punteggio resta di zero a zero.

Poi vola la Fiorentina

La ripresa si apre allo stesso modo, ovvero con gli ospiti a gestire il possesso e la viola a cercare il campo aperto per mettere in moto l’atletismo di Kean. Inzaghi non è tanto soddisfatto dei suoi e inizia a far scaldare la panchina in vista di qualche cambio, che forse farà tardi, e la Fiorentina sembra controllare bene la partita. Il possesso palla Inter non è così veloce da poter creare un varco nella difesa di Palladino e così l’unico modo è andare per fasce: cross di Dumfries e girata di Lautaro alta. Il giro palla interista non riesce a sfondare perché tra le linee non ci sono pertugi e la Fiorentina manda solo sull’esterno la squadra di Inzaghi, che dunque mastica il possesso senza una reale costruzione che possa creare pericoli. E così, passa la squadra di casa. Dal corner di Richardson sbuca il sinistro di Ranieri, con Frattesi disattento, e la palla si infila in buca d’angolo: 1-0 al 60’. L’Inter non trova il bandolo della matassa mentre i padroni di casa con il gol hanno acquistato fiducia, rendendo ancora più dura la partita ai campioni d’Italia. Il patatrac arriva al 67’ con una persa a centrocampo tra Calhanoglu e Mkhitaryan, così la viola in due passaggi va in porta con Dodò che crossa per la zampata aerea di Kean: 0-2. Inzaghi cambia subito e sceglie Dimarco, Barella e Arnautovic per provare a riprendere una partita che ormai sembra andata. L’Inter prova a reagire ed è proprio Arnautovic a fare da sponda per Barella, ma il destro è troppo morbido e impreciso. Il fatto che non ci siano grandi idee è testimoniato da un tentativo da centrocampo di Dimarco con De Gea fuori dai pali che recupera la posizione e para agilmente. Non solo gli ospiti non trovano soluzioni ma la Fiorentina può godere anche di ampie praterie in contropiede, pur mancando di precisione per fare il terzo. Le ultime carte di Inzaghi sono Asllani e Taremi per dare una scossa e propiziare una rimonta che appare impossibile. Infatti non arriva, nonostante Palladino resti a zero sostituzioni fino all’88’ avendo le rotazioni oltremodo accorciate. L’occasione per riaprirla ci sarebbe in zona novantesimo, ma Arnautovic, sulla sponda di Lautaro, si perde il pallone e inopinatamente non calcia incespicandosi da solo. La serata storta dell’Inter vive allora il punto più basso allo scadere, quando Dimarco e Barella non si intendono e spalancano la porta a Kean che coglie Sommer fuori dai pali: 3-0, game set and match. La Fiorentina aggancia la Lazio al quarto posto, l’Inter invece non sfrutta l’asterisco e lascia il Napoli solo in testa.  

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