Inter-Atalanta 4-0: show a San Siro

I nerazzurri vincono a valanga sulla Dea, Thuram indemoniato, propizia l'autorete di Djimsiti e ne segna due

di MANUEL MINGUZZI -
30 agosto 2024
Inter-Atalanta 4-0, Marcus Thuram segna la rete del 3-0

Inter-Atalanta 4-0, Marcus Thuram segna la rete del 3-0

Milano, 30 agosto 2024 – Il primo big match stagionale è dell’Inter, e con ampio margine. Nerazzurri schiacciasassi contro l’Atalanta, battuta nettamente a San Siro per 4-0 nell'anticipo serale della terza giornata. La squadra di Inzaghi ha da subito messo le cose in chiaro con due gol nei minuti iniziali, autorete di Djimsiti ed euro gol di Barella, poi nella ripresa, allo stesso modo, cioè all’inizio, ha arrotondato il punteggio con una doppietta di Thuram. Atalanta spaesata e assente, distratta, molle, influenzata da un mercato difficile, con diverse cessioni e nuovi innesti non ancora pronti. C’è tanto lavoro da fare per Gasp che dovrà sfruttare le partite giocate per mettere dentro condizione e identità, non avendolo potuto fare in estate. Dall’altra parte c’è una Inter in cui tutto sembra girare alla perfezione e dopo la stecca di Genova sono arrivate due larghe vittorie a ridare slancio alla banda nerazzurra nella difesa del titolo.  

La partita: Inter subito a mille

Inzaghi conferma le indiscrezioni della vigilia e lancia Lautaro Martinez dal primo minuto, ristabilito dal problema muscolare, in coppia con lui l’immancabile Thuram. Gasperini lascia fuori De Ketelaere e schiera Samardzic e Brescianini a supporto di Retegui, Debutto per Bellanova, che è un ex. Prova subito a partire forte l’Inter con possesso palla, fraseggio corto e attacco alla profondità grazie agli smarcamenti di Lautaro e Thuram e la prima occasione è la solita da quinto a quinto: cross di Dimarco ma Darmian cicca il pallone in estirata sul secondo palo. Basta pochi minuti, comunque, ai nerazzurri per passare in vantaggio. Azione con uno e due tocchi, poi Pavard sfonda sul lato destro per combinare con Mkhitaryan, palla in verticale per Thuram che trova la deviazione nella propria porta di Djimsiti. E’ uno a zero Inter dopo 4’. La squadra di Inzaghi ha iniziato a ritmo indiavolato e l’Atalanta non riesce a trovare una contromisura efficace, infatti all’8’ c’è una punizione di Calhanoglu che scalda le mani di Carnesecchi. Non c’è partita in avvio. Già al decimo arriva il raddoppio. Stavolta è Barella a inventarsi un magico sinistro al volo che trafigge Carnesecchi nell’angolino. San Siro in visibilio e 2-0, risultato che fa capire le difficoltà degli ospiti che si protrarranno per tutta la partita. Solo al 15’ la Dea riesce a imbastire la prima azione degna di nota, quando Zappacosta riesce a liberare il destro dal limite che trova la mano aperta di Sommer, poi Retegui spara di stinco alle stelle. Il primo tempo resta comunque in mano all’Inter che gestisce possesso, ritmi e gioco, mentre l’Atalanta fatica a imbastire manovra con Zappacosta e Bellanova ben controllati sull’esterno e Samardzic imbrigliato tra le linee. Poche idee e confuse per la Dea. La supremazia dei padroni di casa è testimoniata dall’altra grande occasione, stavolta al 27’, con Thuram che si invola verso la porta e il sinistro deviato si stampa sul palo a Carnesecchi battuto. Solo nel finale di tempo gli orobici riescono a mettere fuori la testa, ma vere e proprie occasioni non ce ne sono se un paio di cross in area sventati con autorevolezza dalla difesa interista. L’unico tiro è un piattone sinistro di Samardzic che si spegne a lato senza grandi pericoli. All’intervallo i padroni di casa sono meritatamente avanti due a zero.

Doppio Thuram

L’Inter ha immediatamente una occasione alla prima azione del secondo tempo, stavolta è Thuram a richiamare su di sé la pressione per liberare spazio a Mkhitaryan, ma l’armeno spara il diagonale destro di poco a lato. La Dea è comunque addormentata e su una rimessa laterale arriva il terzo. Djimsiti devia di testa, Pasalic resta immobile e Thuram ci mette lo zampino destro: tre a zero e San Siro in festa. Ospiti allo sbando e due minuti dopo l’Inter va vicina al quarto: fuga di Dimarco a sinistra, poi cross millimetrico per il destro di mezzo volo di Lautaro che si spegne di centimetri sul fondo. E’ un monologo nerazzurro: al 54’ destro di Barella, stessa sorte. In dieci minuti ci sono quattro occasioni e alla quarta c’è pure il poker. L’Atalanta continua a essere passiva e sull’ennesima palla vagante in area si inserisce ancora Thuram in mezzo alle statuine: 4-0. Il largo vantaggio consente a Inzaghi di andare con qualche cambio anticipato e gestire la situazione. I primi a entrare sono Asllani e Carlos Augusto per Calhanoglu e Bastoni, mentre Gasp opta per Toloi per riequilibrare la squadra ed evitare ulteriori imbarcate. Il match è sostanzialmente finito, ma quantomeno il tecnico della Dea ha bisogno di ritrovare qualche segnale e continua a spronare i suoi a reggere l’urto. Serve scongiurare un passivo peggiore, ma l’Inter non appare sazia e continua a viaggiare a marce superiori e a pieno regime seppur con fasi alternate a un controllo ragionato del possesso. Il cooling break è un time out apprezzato in casa Atalanta per riannodare il filo delle idee e produrre un ultimo quarto di partita dignitoso, mentre dall’altra parte c’è massima tranquillità per un risultato che è abbondantemente in ghiaccio e la missione è evitare infortuni o errori. Proseguono le rotazioni di Inzaghi che sceglie per il finale di partita sia Frattesi che Taremi, mentre Gasp risponde con De Ketelaere e Balestra. E’ pieno garbage time. Inzaghi ruota tutti quelli che può, solo Zielinski ancora non si è visto, ma il Meazza è contento e festante così scrociano applausi. C’è tempo anche per Arnautovic che cestina un gol, come da consuetudine, ma poco importa. Vince l’Inter, di autorità, bel gioco, forza e collettivo. Il campionato è davvero iniziato.  

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